Travolto e ucciso dopo una serata in pizzeria

VITTORIO VENETO La città piange la scomparsa di Mauro Bena, il consulente assicurativo di 68 anni, falciato e ucciso da un’auto venerdì sera a San Giacomo di Veglia, dopo una serata trascorsa in pizzeria con un amico. Sotto choc il quartiere di Costa dove Mauro abitava con la famiglia. Per tutta la giornata di ieri nella villetta di via Gorizia c’è stato un mesto pellegrinaggio di parenti e amici per portare parole di conforto alla moglie Claudia e ai due figli Cecilia e Riccardo. «Mio marito venerdì sera», spiega con un filo di voce la moglie «era uscito per andare a mangiare una pizza con un amico di Treviso. Ogni tanto erano soliti incontrarsi. All’uscita del locale è stato travolto da un’auto ed è morto sul colpo». L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 21 in via Sant’ Antonio da Padova all’altezza con l’incrocio con via Cal De Livera. Mauro Bena era appena uscito dalla pizzeria “ Ritorno di fiamma” con l’amico trevigiano. Insieme avevano iniziato ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. In quell’istante stava sopraggiungendo da nord una Fiat Punto guidata da S.S., un operaio 22 enne residente in città, di origini macedoni. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Vittorio Veneto, intervenuti sul luogo del sinistro, l’impianto semaforico segnava giallo, ma stava per scattare il rosso. Il ventenne per riuscire a passare in tempo ha aumentato la velocità, non accorgendosi di Mauro Bena che in quel momento aveva iniziato ad attraversare la strada. L’impatto con il veicolo, avvenuto dalla parte del guidatore non ha lasciato scampo al 68 enne che è deceduto sul colpo. L’amico che si trovava poco più indietro è riuscito a salvarsi. La notizia del tragico incidente ha fatto in breve tempo il giro della città. Mauro Bena, aveva origini triestine, ma abitava in città da 38 anni. Per diversi anni aveva lavorato per importanti compagnie assicurative, come la Ras. Attualmente svolgeva la libera professione in qualità di consulente.«Mauro era una persona stimata sul lavoro e fuori», dicono i vicini di casa ancora increduli per l’improvvisa tragedia «era una persona discreta, riservata, buona d’animo, sempre disposta ad aiutare chiunque avesse bisogno». Tra le sue passioni vi era quella per l’ Associazione Carabinieri, sezione di Fiume Veneto. «Mio padre era un simpatizzante», spiega il figlio Riccardo« e partecipava con passione a tutte le manifestazioni ». La data dei funerali del consulente assicurativo non è ancora stata decisa. Si attende il nulla osta del magistrato. I funerali saranno comunque celebrati nei prossimi giorni a Vittorio. Il feretro sarà poi sarà trasferito nella sua Trieste. —
Francesca Gallo
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