Travolto da un’auto mentre attraversava. Don Dino Milanese non ce l’ha fatta

SUSEGANA. È morto sulla strada. La strada metafora della sua vita. Don Dino Milanese, 84 anni, il prete degli ‘scarti’, che andava a recuperare di giorno e di notte ovunque fossero nascosti, ha finito i suoi giorni sull’asfalto umido di via Mercatelli, a Susegana, in un tremendo incidente avvenuto alle 19.17 di domenica sera, di fronte all’osteria ‘Ciao Bei’, dove spesso veniva accolto per assaporare una fetta di polenta, una di soppressa ed un’altra di formaggio.
L’INCIDENTE
Dopo un’intensa giornata di servizio pastorale, due messe a Sernaglia, e la preparazione dell’Avvento nell’eremo di Moriago, don Milanese è stato centrato da un'auto mentre attraversava la strada. Inevitabile un volo, addirittura di 15 metri. Una Citroën condotta da una donna di Susegana, C.T., ha colpito il sacerdote con la parte anteriore dell'auto. Negativo l'alcoltest sulla donna, ma è stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale. Nonostante la pioggia battente la visibilità sulla strada era buona. Immediatamente soccorso dal Suem, don Dino, che era cosciente, è stato trasportato al Ca’Foncello, dove i sanitari hanno cercato di stabilizzarlo, ma un’emorragia interna lo ha portato alla morte in breve tempo. Al seguito il parroco don Mirko Della Torre che, fra le lacrime, ha informato il vescovo Corrado Pizziolo. Il funerale di don Milanese, presieduto dal vescovo, si terrà entro fine settimana nell’arcipretale di Sernaglia. La data precisa sarà fissata oggi o domani.

LA VITA DI DON DINO
Don Dino era nato il 10 marzo 1935 a Cordignano. Venne ordinato sacerdote dal vescovo Luciani nel 1960 in cattedrale a Vittorio Veneto. Nei primi anni di sacerdozio è stato cappellano a San Vendemiano, Meschio (1961-1966), Sarano, San Pio X, Oderzo (1969-1973), Falzè di Piave. Nel 1975 la nomina a parroco di Lago, nel 1981 il trasferimento a Collalto dove rimarrà fino al 1987. È stato parroco "in solidum" di Collalto dal 1987 al 1990 e di San Floriano a Vittorio Veneto dalle 1990 al 1992. Nel 1993 è in aiuto pastorale a Mareno. Nel 1999 l'ultimo incarico come parroco a Moriago, dove resterà fino al 2014. Dal 2014 era vicario parrocchiale a Sernaglia, Falzè e Fontigo. Per qualche anno è stato anche assistente spirituale del Centro volontari della sofferenza e del Movimento apostolico ciechi. Fondò la Corale di Barbisano di cui fu il primo direttore: proprio la sera del 23 novembre aveva preso parte alla 29esima rassegna promossa dalla Corale, che ora lo ricorda con grande affetto e commozione. Negli Anni ’60 e ’70 si è impegnato, insieme ad altri preti, a sostegno delle lotte operaie, a partire da quelle della Zoppas. Anche il divorzio lo ha visto in primo piano. E, a seguire, l’avventura con i tossicodipendenti, prima con don Gigi Vian (Piccola Comunità) poi con don Gigetto De Bortoli (Ceis). Non c’era giovane in condizioni disperate che non ricevesse il suo tentativo di soccorso. Numerosi i ragazzi che gli devono la vita. Le famiglie ferite trovavano il suo conforto, fin negli ultimi giorni di vita. Da parroco aveva il culto della partecipazione di popolo alla vita pastorale. Dalla liturgia in chiesa all’impegno socio-politico. Era un esegeta dei testi sacri; le sue omelie erano lunghe, ma di una profondità unica.
I RICORDI E IL CORDOGLIO
«Con l'improvvisa scomparsa di don Dino, sacerdote ma soprattutto amico che ha saputo testimoniare nella quotidianità di ogni giorno la Parola di Dio con sensibilità e profondità, il nostro paese perde un importante punto di riferimento – è la reazione del sindaco di Sernaglia, Mirco Villanova, che da organista accompagnerà il rito esequiale – la sua presenza, la sua cultura, la sua empatia e la capacità di "fare comunità" mancheranno molto ai parrocchiani e a tutta Sernaglia della Battaglia». «Sono profondamente addolorata per la morte di don Dino – interviene la senatrice, consigliere comunale e sindaco dal 2009 allo scorso maggio Sonia Fregolent – era una persona straordinaria per umanità, cultura e capacità di calare gli insegnamenti del Vangelo nella vita di ogni giorno. Innamorato della natura, lo si poteva spesso incontrare mentre camminava lungo il Piave o nei sentieri del nostro territorio. Una presenza amica e rassicurante che la nostra comunità non dimenticherà mai». Anche Giuseppe Tonello, primo cittadino di Moriago ha voluto ricordare don Dino Milanese: «Fu parroco a Moriago per diversi anni prima di andare a Sernaglia, lo ricordo come una persona molto umana. Dal punto di vista religioso era una persona preparatissima, le sue omelie erano molto profonde. Era sempre vicino ai giovani coinvolgendoli in molte attività». Il coro parrocchiale di Barbisano reagisce in lacrime: «Su sua iniziativa e intuizione quasi visionaria nel lontano 1981 prendeva forma il coro a Barbisano - ricorda il presidente Antero Lorenzon - don Dino lo ha diretto con competenza e passione per tutto il tempo in cui è stato parroco in paese». —
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