Trattori a fuoco, danni per 200 mila euro

ORMELLE. Ammontano ad oltre 200 mila euro i danni causati dall’azienda agricola “Vigna Brugnera” di Roncadelle, quando nella notte tra venerdì e sabato scorso sono andati a fuoco tre trattori di alta tecnologia. E pensare che non sono coperti da assicurazione perché la polizza non copre l’incendio doloso. Per acquistarli nuovamente, tuttavia, oggigiorno si dovranno spendere circa 300 mila euro. Un danno enorme e soprattutto senza una apparente ragione perché, viste le modalità, l’incendio è stato appiccato volutamente ed avrebbe dunque origine dolosa. Ma chi aveva interesse a fare questo dispetto ai Brugnera? «Non ne conosciamo le ragioni» spiega l’enologo Celestino Brugnera, che con il padre Giovanni ed il fratello Gabriele coltiva 30 ettari di terreno in massima parte a vigneto. «Non abbiamo alcun sospetto per il fatto che non abbiamo avuto finora alcuna minaccia» prosegue Celestino Brugnera «Se qualcuno aveva qualcosa da dirci poteva farlo apertamente. Non è questo il modo di comportarsi, perché così facendo, ora non capiamo chi ha compiuto questo gesto e soprattutto non ne sappiamo le ragioni». «Ora ci hanno bruciato i trattori e domani che cosa succederà?» Aggiunge il padre Giovanni, che sospetta che il fatto sia collegato con la propria attività, forse per invidia: «I sospetti ci potrebbero essere ma non si può sapere con certezza. Finora non abbiamo avuto mai alcun dispetto e mai nessuna minaccia. Questo gesto è stato proprio un fulmine a cielo sereno. Potrebbe essere stato un atto di invidia». Anche la moglie di Giovanni non sa darsi una ragione: «Io escluderei il movente collegato con la nostra attività, ma non si può mai sapere. Dove non si crede, è facile che ci sia qualcosa. Sicuramente l’incendio è stato doloso: il fuoco si è innescato all’interno delle cabine dei trattori, forse dopo essere state cosparse di qualche liquido infiammabile». Intanto sull’episodio accaduto l’altra notte indagano i carabinieri di San Polo e non si escludono risvolti nei prossimi giorni. Certo è che alle 2.30 di notte tra venerdì e sabato santo, la vita è cambiata in peggio per la famiglia Brugnera, a causa dei piromani che hanno voluto distruggere parte dei loro macchinari, forse per motivi di vendetta o per invidia.
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