Tragico schianto arsi vivi due ragazzi

Una delle vittime è il 17enne Roger Nani morto insieme all’amico Antonio Gli altri due sono ricoverati con gravissime ustioni su tutto il corpo
DeMarchi Castelfranco auto incendiata incidente
DeMarchi Castelfranco auto incendiata incidente

di Davide Nordio

LORIA

Quattro giovani non ancora identificati con certezza, due morti carbonizzati( Roger Nani di 17 anni e l’amico Antonio, entrambi dell’Est Europa), e due feriti gravissimi di cui uno che lotta tra la vita e la morte. È questo il drammatico bilancio dell’incidente accaduto a Castione di Loria in via Villa. Era circa mezzanotte e mezza di lunedì quando un’auto, una Fiat Punto blu, proveniente da Castelfranco in direzione di Rossano per circostanze ancora da chiarire, è uscita di strada finendo contro un muretto alto meno di un metro. L’impatto è stato violentissimo, l’auto ha preso subito fuoco. Due dei quattro occupanti sono riusciti ad uscire dal veicolo, con il corpo in fiamme: «Salvate mio fratello, salvate mio fratello», urlava uno di loro, come testimonia chi è uscito subito ad andare a vedere cosa era successo, svegliato dal terribile boato dell’incidente. Il tempo di chiamare i soccorsi, poi uno dei testimoni, munitosi di estintore, ha cominciato a spegnere le fiamme che avvolgevano i corpi dei due. Per gli altri non c’era più niente da fare. All’arrivo dei soccorsi, la scena si presentava agghiacciante: due persone stese a terra, poco distante l’auto in fiamme con all’interno i due rimasti bloccati tra le lamiere, senza vita. I due feriti sono stati trasportati subito all’ospedale, uno a Castelfranco, l’altro a Bassano del Grappa. Da qui poi sono stati trasferiti al centro grandi ustionati di Padova, in gravissime condizioni, uno in particolare. L’intervento della polizia stradale di Castelfranco e dei vigili del fuoco si è protratto fino alle quattro del mattino. La prima operazione è stata quella di scongiurare il rischio di esplosione dell’auto. Contestualmente si è tentata una prima ricostruzione dell’accaduto e soprattutto il riconoscimento delle vittime: cosa che è risultata alquanto difficile. Ancora nel tardo pomeriggio di ieri non c’erano conferme ufficiali riguardo all’identità dei giovani, irriconoscibili a causa delle ustioni riportate. Persino il papà di uno dei ricoverati ha avuto difficoltà a riconoscere il figlio. I due feriti sono al Centro grandi ustionati di Padova in prognosi riservata. La polizia ha deciso di non comunicare ufficialmente alcun nominativo: i quattro coinvolti sono tutti ragazzi di età compresa tra i 17 ed i 21 anni e di origine straniera: due dalla Macedonia, uno dal Kosovo, uno dall’Albania. Tutti residenti nella Castellana, a Castelfranco, Vedelago, Castelminio e Castione di Loria. Appena pubblicata la notizia sul sito internet del nostro giornale, attraverso Facebook sono fioccati i messaggi di cordoglio da parte degli amici, alcuni dei quali avevano trascorso con loro anche le ore immediatamente precedenti alla tragedia. Da questi messaggi si ricavano i nomi o almeno i soprannomi delle vittime: Roger Nani e Antonio i nomi dei due deceduti, “Weppa” è tra uno dei due che lottano tra la vita e la morte. In un primo momento la polizia aveva ipotizzato che nell’incidente fosse rimasta vittima anche la giovane a cui risulta intestata l’auto. Solo una telefonata del padre ha chiarito definitivamente che la ragazza non era nell’auto, ma era rimasta a casa. Alle prime luci del giorno, nel luogo dell’incidente rimane solo qualche terribile traccia di quanto è successo in via Villa: brandelli di giubbotto bruciacchiati, il palo del telefono annerito dalle fiamme e un mazzo di fiori, messo lì da una mano pietosa. «Una scena indescrivibile – raccontavano ieri le persone intervenute subito dopo l’incidente per cercare di aiutare i giovani – Dopo aver chiamato il 118, sono subito sceso con un estintore. I due che sono riusciti ad uscire avevano i vestiti in fiamme. Uno era steso per terra, l’altro era appoggiato al muro e supplicava: “Salvate mio fratello”. Poi sono arrivati i soccorsi». Un testimone ha visto correre l’auto decisamente ad alta velocità: «Era una signora che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro. Ha visto l’auto sfrecciare e poi ha sentito lo schianto». E chi abita nelle vicinanze non dimentica la pericolosità di quel tratto di strada, dove gli incidenti non sono rari.

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