Tragedia A 28, Mattarella telefona ai Fragasso: "Abbiate fiducia nella giustizia”

Alle 13.30 di oggi, mercoledì 2 marzo, il presidente della repubblica ha chiamato il papà di Jessica, vittima con la cucina Sara del tragico incidente sulla A 28

Diego Bortolotto
Jessica e Sara, le cugine vittime dell'incidente sulla A 28
Jessica e Sara, le cugine vittime dell'incidente sulla A 28

CONEGLIANO. «Buongiorno, sono il Presidente Mattarella. Abbia fiducia nella giustizia». Oggi, verso le 13.30, il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, ha telefonato ad Alain Fragasso, il papà di Jessica, la studentessa universitaria 20enne di Mareno morta nell'incidente insieme alla cugina Sara Rizzotto, 26 anni assistente sanitaria di Conegliano, mamma di due bambine piccole. «Ha avuto un modo molto delicato, com'è lui – racconta emozionato Alain -. Mi ha detto che i suoi collaboratori gli hanno fatto conoscere la mia storia e l'ha presa a cuore». Il padre della giovane marenese fin da subito si era appellato al Presidente della Repubblica. L'incidente era avvenuto il 30 gennaio, il giorno prima Sergio Mattarella era stato confermato massima carica dello Stato Italiano.

Alain Fragasso
Alain Fragasso

«Ha voluto parlare a nome di tutte le vittime della strada – spiega Alain  Fragasso -. Io gli ho detto il mio obiettivo è la giustizia. Mi ha risposto “Lei deve credere nella giustizia”». Per il duplice omicidio stradale, e il ferimento delle bimbe, figlie di Sara, una di 5 mesi l'altra di due anni e mezzo, è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico Dimitre Trajkov, 61 anni di Pordenone. Deve rispondere di fuga, omissione di soccorso. Fuggito dal luogo dell'incidente, quando la polizia l'ha ritrovato a casa due ore dopo era ubriaco,a 1,51 g/l.

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