Tra le lapidi di Signoressa la foto di una ragazza viva

Signoressa, macabra scoperta in cimitero. Indagano i carabinieri: aveva testimoniato per la separazione dei genitori
Ferrazza Signoressa, cimitero
Ferrazza Signoressa, cimitero

TREVIGNANO. Mistero al cimitero di Signoressa, dove nei giorni scorsi è comparsa la foto di una ragazza di quasi 18 anni con la sua data di nascita e di morte. La foto è stata affissa sulla tomba dove riposano i nonni della giovane che, però, è viva e fortunatamente sta benissimo. L’immagine è stata immediatamente fatta togliere dal sindaco Ruggero Feltrin e il fatto è stato segnalato ai carabinieri di Montebelluna che stanno indagando per risalire all’autore del macabro gesto. Di certo c’è che la data in cui è indicata la morte della ragazza è la stessa in cui la giovane ha testimoniato nel corso di un’udienza che vede i genitori l’uno contro l’altro, in tribunale.

MACABRA SCOPERTA. La macabra scoperta risale ai giorni scorsi. Ai visitatori del cimitero infatti non era sfuggita quella fotografia malamente attaccata sulla tomba di una coppia di coniugi morti anni fa. Chi li conosceva ha immediatamente collegato che si trattava dei nonni della giovane. Sotto l’immagine della ragazza c’erano anche due date che a prima vista sembravano la data di nascita e quella di morte. Ma tra i residenti, che si conoscono tutti, è stato subito chiaro che la ragazza non era per niente morta e che si trattava di un macabro messaggio da parte di qualcuno.

L'INDAGINE. Dell’accaduto è stato immediatamente avvisato il sindaco Feltrin che ha fatto intervenire i funzionari comunali che hanno rimosso la fotografia. Successivamente è stata anche fatta formale segnalazione ai carabinieri di Montebelluna che stanno cercando di capire chi possa aver fatto un gesto simile. A Signoressa è noto che tra i genitori della ragazza è in corso una causa di divorzio e che, nel giorno in cui è indicata la sua data di morte, la ragazza aveva in realtà reso testimonianza in tribunale per la causa dei genitori. Il sospetto di molti è che il gesto sia riconducibile proprio alle parole pronunciate dalla ragazza di fronte al giudice. Un gesto macabro e condannato da tutti. Anche dall’avvocato Francesco Tartini, che sta seguendo la madre nella causa di divorzio. Ora si attende di capire l’esito delle indagini che stanno portando avanti i carabinieri con la speranza che riescano a dare un volto a chi ha ideato una cosa così macabra. Ovviamente in molti pensano di sapere chi è stato.

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