Tornano i treni dopo i lavori Ma Rock e Pop pesano troppo

VITTORIO VENETO
Domenica riapre la ferrovia tra Conegliano, Vittorio Veneto e Belluno. Si è concluso il cantiere per l’elettrificazione, ma funzioneranno ancora i convogli a trazione diesel. Bisognerà infatti aspettare l’inizio della primavera prossima per l’avvio dei treni elettrici. Le ferrovie dello Stato dovranno collaudarli e questa operazione inizierà a fine ottobre. Con una sorpresa, però: i nuovi “Rock” e “Pop” acquistati della Regione, oltremodo competitivi sulle linee del traffico ferroviario, hanno un peso assiale che sarebbe troppo elevato per i tratti secondari come la Conegliano-Belluno.
Il problema è stato segnalato dal sindacato dei ferrovieri Orsa e confermato dai tecnici di Rfi. «Il problema può essere ovviato», sostiene Ezio Ordigoni, segretario confederale Orsa, «rallentando la velocità su determinati ponti o viadotti, specie quelli in ferro. Quindi si viaggia in sicurezza, ma con minore rapidità. Ovviamente solo in determinati tratti. Ma va verificato se a Trenitalia questi limiti vanno bene». L’elettrificazione, in verità, è stata voluta per ridurre i tempi di percorrenza tra Vittorio Veneto e Venezia, tra Belluno e la Laguna. La Direzione regionale delle ferrovie informa che è in corso un’interlocuzione con la ditta costruttrice dei Rock e dei Pop per studiare degli accordimenti che permettano comunque le velocità programmate.
A Vittorio Veneto, intanto, si prepara una grande festa per il ritorno del servizio ferroviario dopo un anno di fermo. L’associazione Ferrovie Arrugginite con la collaborazione del gruppo TreniBelluno, il patrocinio del Comune di Vittorio Veneto e l’ospitalità dell’Associazione nazionale alpini, che ha sede in stazione, organizza sabato 12 e domenica 13 settembre due giorni di eventi. Sabato dalle 15 alle 22 sarà aperta la mostra nell’ex magazzino merci della stazione vittoriese, ora sede della Protezione civile Ana, che proporrà una selezione di fotografie d’epoca e recenti, disegni, cimeli e oggetti ferroviari. Alle 20.30 è in programma la conferenza dal titolo “Dal tram a cavalli agli elettrotreni” che racconterà la storia della ferrovia vittoriese. Domenica la mostra fotografica e di cimeli e tecnica ferroviaria riaprirà dalle 9 alle 19, accompagnata dallo sferragliare dei primi treni dopo la lunga, ma più che giustificata, chiusura.
L’accesso agli eventi sarà consentito esclusivamente nel rispetto delle normative anti Covid. Dalla primavera prossima, dunque, sarà possibile il collegamento diretto, senza cambio a Conegliano, con Venezia.
Per quanto riguarda il completamento dell’anello ferroviario tra Belluno, Feltre, Montebelluna e Treviso, bisognerà attendere il 2024. I lavori non sono ancora iniziati. Prima delle Olimpiadi di Cortina, nel 2026, difficilmente arriverà l’elettrificazione del tratto tra Ponte nelle Alpi e Calalzo. Non ci sono né stanziamenti né progetti. A Vittorio Veneto, peraltro, si attende anche il completamento del cantiere con la costruzione del sottopasso ferroviario tra il primo e secondo binario e con l’edificazione della pensilina. —
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