Tir schiaccia auto: muore il camionista

A guardare le immagini ancora non ci si crede: una Mercedes completamente distrutta, diventata in un istante un inestricabile groviglio di lamiere. All’interno Massimiliano Zuliani, 47enne di Silea che, francamente non si sa come, si è salvato. Un miracolo da una parte, una tragedia dall’altra: quella che riguarda un camionista austriaco 54enne, che ha perso il controllo del suo tir sbandando prima a destra, traversando la carreggiata e finendo dalla parte opposta: disarcionato dall’abitacolo, è precipitato tra il guard rail e il viadotto, finendo 15 metri più sotto, sul greto del Piave.
È questa la foto dell’incredibile incidente accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 17, lungo l’autostrada A27, nella carreggiata sud, nel tratto tra i caselli di Conegliano e Treviso Sud, in direzione Venezia. La dinamica, che resta al vaglio della polizia stradale, lascia senza respiro. Il camionista austriaco Georg Trinkl, 54 anni, era alla guida del suo autoarticolato Volvo 460 e si accingeva a passare il ponte sul Piave, a Santa Lucia. Procedeva in prima corsia quando, forse a causa di un malore o di un colpo di sonno, ha perso il controllo del veicolo: il tir è sbandato paurosamente a destra, colpendo il guard rail e quindi rimbalzando a centro strada, traversando la carreggiata fino a schiantarsi sul lato sinistro, proprio mentre una Mercedes E250 nera, condotta da Massimiliano Zuliani, 47enne nato a Bassano ma residente a Silea, era in fase di sorpasso. Il camion ha stritolato l’auto prima di interrompere la sua corsa in modo violento: un impatto così brutale da far disarcionare il conducente del tir dal suo veicolo, sbalzato assieme al sedile dal finestrino.
Fosse accaduto venti metri dopo o venti metri prima, probabilmente si sarebbe salvato: sarebbe finito sull’asfalto. Invece, beffato dal destino, è caduto proprio nel punto in cui l’autostrada passa sul Piave, e i due viadotti sono divisi da un paio di metri a formare due lingue d’asfalto distinte. Un pertugio che incredibilmente è stato centrato dal camionista, che è finito lì sotto, quindici metri più in basso, sul greto del Piave. È morto all’impatto col suolo, ancora legato alla cintura di sicurezza, sul suo sedile.
«La dinamica conferma che il camionista è stato sfortunatissimo, mentre l’autista della Mercedes è stato miracolato», conferma il comandante della polstrada dell’A27, l’ispettore Martin Egger. Massimiliano Zuliani, infatti, non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo: ha visto il camion piombargli addosso, è riuscito solo a stringere il volante prima dell’impatto. Il cofano è riuscito a far piegare il guard rail proprio sopra l’abitacolo, risparmiando soltanto il sedile del conducente, mentre la parte destra della Mercedes veniva polverizzata. È riuscito a uscire con le proprie gambe, aiutato dai vigili del fuoco e dagli operatori del Suem, che l’hanno portato al Ca’ Foncello dove è rimasto in osservazione. Il traffico è ovviamente piombato nel caos: l’autostrada è rimasta chiusa per quasi un’ora, registrando oltre 4 chilometri di coda, ma il regolare scorrimento è ripreso solo prima delle 22.
(hanno collaborato
Diego Bortolotto
e Federico Cipolla)
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