Tintoria Damiani, un secolo fra tradizione e modernità

Susanna Zanetti

il traguardo

La storica tintoria Damiani di Oderzo ha compiuto cent’anni. Un invidiabile traguardo, frutto di duro lavoro e di molteplici sacrifici durati un secolo. «Mi è dispiaciuto per il Covid non essere riuscito a festeggiare come da programma», dice orgoglioso e allo stesso tempo rammaricato Carlo Agostinetto, attuale titolare dell’attività. La lavanderia Damiani è un importante pezzo di storia del commercio opitergino. L’idea della bottega fu di Umberto Damiani, che nel 1920 diede avvio all’attività. Allora la pratica di tingere i vestiti per dare loro nuova vita era molto diffusa, mentre la lavatura dei capi si effettuava in casa.

«Il mestiere del tintore con il tempo è andato svanendo, lasciando spazio al lavaggio dei capi, ad acqua e a secco. La qualità del servizio rimane però una prerogativa fondamentale che caratterizza il nostro lavoro», spiega Carlo, l’erede di un’attività che dura da quattro generazioni. Negli anni la tintoria Damiani è riuscita a fondere tradizione e modernità, grazie alla compresenza di personale qualificato e di macchinari all’avanguardia.

Attualmente, oltre allo storico negozio di Oderzo, si contano altre due sedi: una a Motta di Livenza presso “Mottamercato Visotto” e un’altra a Treviso in via San Girolamo Emiliani. «Per il futuro è sempre necessario stare al passo con i tempi, venire incontro ad ogni esigenza e richiesta dei nostri clienti con un occhio di riguardo all’ambiente e alla qualità del servizio», conclude l'odierno proprietario, orgoglioso del traguardo raggiunto. —





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