Thun: «Andiamo a S. Agostino Crediamo ancora nella città»

La chiusura del negozio Thun in via Martiri della Libertà è questione di poche settimane, ma l’azienda non vuole lasciare la piazza trevigiana: sta preparando il trasloco. Dove? A Sant’Agostino, dove ha già opzionato uno spazio commerciale dando la disdetta alla proprietà di via Martiri. «Una scelta dettata da più fattori», dice Roberto Perata, titolare del punto vendita della società, «in primis il fatto che ci serve uno spazio di metrature diverse e più facile da raggiungere anche in auto, vicino all’area di mercato, più utile alla nostra clientela». Da definire se il passaggio tra l’uno e l’altro negozio sarà diretto o vi sarà un periodo di pausa. «Contiamo comunque di riaprire in primavera», prosegue Perata tranquillizzando i tanti clienti che temevano la definitiva uscita di scena del marchio svedese dopo vent’anni, in un centro che nella sola ultima girandola di locali vedrà chiudere il Lotto mega store in via Barberia e il punto vendita Carpisa in via XX Settembre (probabile un trasferimento). Chiusure pesanti, che si sommano ad altre avvenute da inizio anno ad oggi, e altre già annunciate nelle prossime settimane come Grom e Monti al Quartiere Latino, Narezzi in vicolo XX settembre, e le varie botteghe in galleria Bailo. Tra i trasferimenti va annoverato anche quello della storica pelletteria Soligo di piazza San Leonardo. «La situazione del commercio è difficile, tra concorrenza digitale e affitti» dice Perata, «ma noi crediamo che la città di Treviso abbia ancora un indiscutibile appeal, un potenziale, per noi come per altri». Tutto sta a incentivarlo, a lanciarlo, promuoverlo. Ma molti commercianti ultimamente vedono nero, allargano le braccia davanti a quella che definiscono «assenza di prospettive». E c’è chi fa i conti con l’indotto delle grandi mostre definendo «imparagonabile» quello portato in passato rispetto a quello dell’attuale evento a Santa Caterina. —
F.D.W.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso