Terremoto, il fiuto di Max, Aby e Wasabi non è bastato

Tre cani da ricerca della Croce Rossa rientrati da Amatrice. I loro conduttori: abbiamo fatto il possibile

TREVISO Assieme ai vigili del fuoco, nelle prime ore dell’emergenza terremoto, i primi a partire sono stati Max, Aby e Wasabi con i loro conduttori Marco Tomaselli, Silvio Zuberbuhler e Monica De Martini. Tre cani da ricerca e salvataggio con i loro padroni, tutto volontari del servizio cinofilo della Croce Rossa. Sono partiti in furgone, spingendo sull’acceleratore ben sapendo che ogni minuto era prezioso. «I nostri cani sono addestrati a cercare e sentire persone vive sotto le macerie» spiega Zuberbuhler, il coordinatore del gruppo, «dopo, purtroppo, non possono più fare molto». Hanno camminato tra macerie, rischi e dolore per tre giorni, sperando.

Con un groppo in gola, sono tornati indietro dopo aver setacciato in lungo e in largo Amatrice. «Nessun addestramento, nessuna preparazione ti preparano al momento in cui lasci un luogo di devastazione come quello sapendo che non c’è più nulla da cercare, di vivo» prosegue, «abbiamo fatto il possibile...». Quando è arrivato l’ordine di rientrare sono risaliti in macchina in direzione Treviso, forti della solidarietà scoperta nei luoghi del disastro, e di quella che arrivava da casa. «Sono stati giorni difficili, a tu per tu con una sofferenza immensa, circondati dalla distruzione. Eppure» racconta ancora il coordinatore, «c’era chi seminava quel che restava della città di bottiglie d’acqua perchè fossero di aiuto a chiunque fosse impegnato nelle ricerche, o a qualche salvato. Con noi tantissimi volontari che come noi lavoravano ore e poi dormivano quanto bastava sdraiati in furgone per non occupare spazi utili ad altri». Si lasciano alle spalle un paese raso al suolo, una tragedia dal bilancio pesantissimo ma soprattutto le ruspe, il segno evidente che ogni speranza è venuta meno. «Partiamo, ma dimenticare è impossibile». Lì, nei luoghi del disastro, resta ancora la colonna dei vigili del fuoco di Treviso. Che anche ieri ha lavorato nelle città distrutte contribuendo a recuperare, purtroppo, ancora corpi, come quelli di un’anziana madre e del figlio seppelliti dai mattoni.

Raccolta beni a Treviso. La Croce Rossa da ieri ha attivato la raccolta di beni di prima necessità da inviare alle popolazioni terremotate. Si raccolgono piatti di plastica, bicchieri di plastica, posate in plastica, tovaglioli, acqua in bottiglie da mezzo litro, cibi a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale. Il punto di raccolta è la sede della Cri in via Lancenigo 2/c dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. Per quantità elevate si chiede che il materiale sia raccolto in scatoloni con indicato all’esterno il contenuto. 

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