Terraglio, primo bar aperto 24 ore su 24

Liberalizzazioni del governo Monti, i cinesi colgono la palla al balzo: alle «Grazie» caffé pronto anche in piena notte
Di Rubina Bon

Il ciclone Monti sulle liberalizzazioni arriva sul Terraglio con il bar aperto 24 ore su 24, con tutta probabilità il primo nella Marca. È una rivoluzione nel panorama della movida trevigiana, che aveva inizialmente bocciato l'opportunità data dal decreto Salva Italia. Da poco più di due settimane, al bar «Le Grazie», nell'omonima località fra Treviso e Preganziol, si può bere un caffé o mangiare un panino anche nel cuore della notte. Superalcolici? Stop, come impone la normativa, dalle ore 2 alle 6. Ma c’è la possibilità di consumare all’aperto, senza alcuna limitazione. I titolari del locale hanno gli occhi a mandorla e c’era da giurare che fossero proprio i baristi cinesi a cogliere per primi questa opportunità. A segnalare a chi passa sulla statale, trafficatissima di giorno così come di notte, che il bar «Le Grazie» è sempre aperto, c’è un cartello fai-da-te con caratteri fluorescenti che recita «Open 24/24». Impossibile non vederlo. Ma a sentire il giovane barista Roger Yao che parla da dietro il bancone, lo stravolgimento degli orari di apertura è stato accolto piuttosto tiepidamente dalla clientela:«C’è qualche camionista che si ferma per un caffé o gruppi di ragazzi che chiedono un panino a fine serata», spiega. Ma il potenziale di clientela in una strada come il Terraglio è ben maggiore. Anzitutto perché è una direttrice di passaggio, anche se non vicina ai locali della movida. E poi ci sono i turnisti. Inutile ricordare inoltre come l’asse Treviso-Mestre sia ad alto tasso di prostituzione: attorno al mercato del sesso a pagamento gravita un universo che potrebbe apprezzare un bar aperto anche nel cuore della notte. Dietro al bancone, di notte, ci sono due baristi: questioni di sicurezza. La decisione dei titolari de «Le Grazie» ha colto in contropiede il Comune di Preganziol, che sta già valutando di correre ai ripari attraverso la definizione di un regolamento che vada a tutelare la tranquillità di chi abita sopra e vicino al locale in questione, ma anche agli altri bar che dovessero aprire 24 ore su 24. L’attenzione è soprattutto rivolta al nodo del plateatico. Il Comune di Treviso ha imposto a chi vuole tenere il locale sempre aperto di effettuare una perizia sull’impatto acustico. Al momento, tuttavia, non c’è alcuna richiesta a Ca’ Sugana per le serrande alzate giorno e notte.Sono stati i baristi del centro a bocciare la liberalizzazione.

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