Tentata truffa, condannato Cavasin

Cinque mesi di arresto (pena sospesa) oltre a seimila euro di risarcimento alla parte civile. Ieri pomeriggio è giunta la sentenza di condanna nei confronti di Roberto Cavasin, titolare della nota agenzia infortunistica Consulmarca, punto di riferimento per le vittime di incidenti stradali. Era accusato di tentata truffa aggravata per aver tentato di farsi pagare due volte la parcella. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Iuri De Biasi, era scattata a seguito dell’esposto presentato da un giovane di Carbonera. Nell’estate di quattro anni fa, il ventinovenne aveva chiesto alla magistratura di far luce sul comportamento di Cavasin: gli aveva chiesto 7 mila 440 euro a titolo di compenso per avergli seguito una pratica di risarcimento danni. In realtà, ha sostenuto M.D., queste le iniziali del denunciante, (che nel processo si era costituito parte civile con l’avvocato Alvise Tommaseo Ponzetta) il professionista era già stato pagato per la sua attività dalla compagnia di assicurazione Zurigo. Tutto ha inizio il 30 maggio 2001 quando M.D. viene travolto in scooter da un'auto. La pratica di risarcimento danni viene affidata a Consulmarca Srl, che un tempo aveva sede in centro a Treviso, ora invece a Silea, in via Galilei.
Cavasin riesce a fargli ottenere dalla compagnia Zurigo 123 mila 500 euro; in base al tariffario il liquidatore avrebbe diritto a un compenso del 10% dell'importo liquidato. Il professionista chiede e ottiene dal cliente il pagamento di 6 mila 100 euro a fronte della prima tranche liquidata e sollecita il versamento di altri 7 mila 440 euro al saldo. Ma qualcosa insospettisce M.D., che pretende di vedere l'atto di transazione.
Cavasin glielo presenta e tutto sembra in regola: la somma pagata dalla Zurigo all'incidentato è comprensiva di quella dovuta al liquidatore che ha pertanto diritto di chiedere al cliente la sua parte. Nell'atto ci sono però delle cancellature; M.D. contatta la Zurigo che gli presenta un atto di transazione completamente diverso. In base a tale documento Cavasin risulta essere già stato pagato a parte dalla Zurigo con 15.030 euro. In sostanza, per l’accusa, il professionista avrebbe cercato di farsi pagare due volte. Una tentata truffa aggravata, secondo la Procura. Ieri pomeriggio il giudice ha di fatto accolto la tesi accusatoria condannando Cavasin a cinque mesi di arresto, oltre al risarcimento alla parte civile e al pagamento delle spese processuali.
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