Tangenziale di Treviso, 4 autovelox: una miniera da 6 milioni

TREVISO. Tre milioni e trecentomila euro. Questo il valore delle multe staccate dagli autovelox lungo la tangenziale di Treviso nel 2016. Un tesoro che nel 2017 potrebbe più raddoppiare visto che il sistema di controllo elettronico della velocità lungo la strada, da ieri, è stato potenziato installando due telecamere fisse in sostituzione di due dei quattro vecchi box grigi in cui venivano posizionate alternativamente le “macchine” per il controllo della velocità.
Di fatto, se fino a ieri lungo la tangenziale c’erano in attività due sistemi autovelox, che venivano spostati in quattro diverse postazione, ora i velox attivi sono diventati quattro su quattro: i due nuovi, e i due vecchi. Ovvio pensare quindi che anche gli incassi andranno ad aumentare esponenzialmente, ancor più se si sottolinea che i 3,3 milioni di multe staccate nel 2016 non sono state il frutto dell’attività continua di due velox visto che una delle due “macchine” in uso fino a ieri era spesso in manutenzione.
Si parla di arrivare oltre quota 6 milioni. E solo nella tangenziale. Già, perchè da quest’anno in città entreranno in funzione altri nove occhi elettronici, i cosiddetti “targa system” in grado sia di controllare il traffico ma anche identificare e multare macchine senza revisione e senza assicurazione.
Possibilità di scampo? «Pressochè nulla» assicurano da Ca’Sugana che per la scelta delle telecamere e del sistema di rilevamento ha scelto attrezzature e un apparato informatico «infallibile». «Non ci sarà più margine per ricorsi alle multe in tangenziale» assicurano da Ca’Sugana, «e non ci saranno dubbi sulle identificazioni fatte in città». Tradotto: i sei milioni ipotizzati solo raddoppiando l’attività dei velox in tangenziale potrebbe aumentare ancora. A meno di una drastica riduzione delle violazioni al codice della strada, «che è la nostra speranza» sottolineano dal Comune.
Intanto, Treviso entra nella “top 10” della classifica delle città in cui è più alto il costo di ciascun verbale. I dati dell’indagine diffusa ieri dal mensile Quattroruote collocano infatti Treviso al settimo posto su base nazionale. Accanto a Milano che detiene anche questo podio con 116,78 euro, è la città di Padova ad occupare il secondo posto con 92,30 euro seguita a stretto giro da Parma con 90,78 euro, Firenze, Bologna, Lecce, Pisa, Treviso, Brindisi e Pistoia.
Ma sul caso autovelox e controllo elettronico delle strade cittadine ora, dopo l’installazione dei nuovi impianti fatta dall’amministrazione, si alza anche la polemica politica. A Puntare il dito contro l’amministrazione è l’ex assessore ai lavori pubblici Giuseppe Basso. «Hanno speso 150 mila euro per i nuovi sistemi autovelox in tangenziale senza dire nulla, senza informare nessuno» attacca il leghista, «quando una spesa simile forse doveva essere discussa. E poi, altro che sicurezza, questa è una operazione che mira assolutamente a fare cassa sulle spalle dei trevigiani. I benefici? Nessuno. Vorrei sapere negli ultimi tre anni dove sono stati spesi i 9 milioni di euro circa portati in cassa grazie alle multe in tangenziale. Io, questi grandi interventi sulla sicurezza stradale non li ho visti».
Ironia della sorte, proprio in tangenziale, dall’autunno scorso sono ancora spenti ben otto lampioni che illuminavano il complicato e pericoloso raccordo tra via Borin e l’arteria strade. La segnalazione è stata fatta più volte a Ca’Sugana, ma nessuno è ancora intervenuto per riaccenderli.
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