Suicidio in fabbrica, aperta un’inchiesta

CONEGLIANO. Un esposto della famiglia dell’imprenditore Ugo Sandre, 51 anni, di San Quirino, ma originario del Coneglianese, trovato morto venerdì scorso nel capannone della Ecosol Friuli vicino alla sua abitazione, in via Roiata, ha riaperto il caso. I familiari hanno segnalato i loro dubbi agli inquirenti e le circostanze sulle quali ritengono sia necessario fare luce. Il sostituto procuratore Monica Carraturo ha pertanto disposto ulteriori accertamenti, aprendo un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’inchiesta è al momento a carico di ignoti. La famiglia dell’imprenditore ha insistito per l’autopsia, che è stata disposta dal pm. Dalle indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Aviano venerdì sera all’interno del capannone in via Roiata non è emerso, tuttavia, alcun elemento sospetto. Non ci sono riscontri, al momento, di eventuali responsabilità di terzi nell’accaduto. La certezza, però, arriverà dall’esame autoptico. I filmati delle telecamere installate nell’azienda hanno consentito di ricostruire con precisione le ultime ore dell’imprenditore.Intorno a mezzogiorno, il giorno della sua morte, Ugo Sandre ha ricevuto la visita di un professionista pordenonese e dell’ufficiale giudiziario, che gli ha notificato il pignoramento di un macchinario per 130 mila euro da parte di uno studio di consulenza finanziaria. Una coincidenza sulla quale sono in corso approfondimenti. Imprenditore e consulente hanno avuto un colloquio e sono andati a bere insieme un caffè. La compagna di Sandre è uscita di casa. Poi anche il consulente se ne è andato. Fino alle 15.30 Sandre era vivo. Il medico legale che ha condotto l’ispezione esterna sul posto ha fatto risalire il decesso alle ore 17 circa. L’allarme è stato lanciato dalla compagna dell’imprenditore poco prima delle ore 18. Impossibile, tuttavia, per un estraneo, superare la barriera difensiva dei due cani Akita di Sandre. Due esemplari di grossa taglia che fanno buona guardia all’abitazione e alla sede della Ecosol Friuli. In ogni caso gli impianti di videosorveglianza avrebbero immortalato un’eventuale intrusione. Per l’imprenditore di origine coneglianese, molto conosciuto e stimato in paese, le cose sembravano girare per il verso giusto, dopo le vicissitudini giudiziarie. Di recente aveva aperto un nuovo stabilimento produttivo nella zona industriale di Aviano. I vicini di casa lo ricordano come un uomo dal sorriso aperto e sincero, sempre molto gentile e disponibile. In via Roiata l’imprenditore conviveva con la sua nuova compagna, di madrelingua cinese, da una quindicina d’anni. Dopo la sua morte l’esposto presentato dalla famiglia vuole fare chiarezza sulle circostanze in cui è avvenuta la tragica fine e su eventuali responsabilità da parte di terzi.
Ilaria Purassanta
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