Successo del Rosé e vendite boom Doc, Zanette vola al quarto mandato

CONEGLIANO
Il Consorzio Prosecco Doc, mezzo miliardo di bottiglie, vola verso l’assemblea dei soci, il 25 giugno, alla Fiera di Santa Lucia. Sarà eletto il nuovo cda dal quale Stefano Zanette, presidente uscente, verrà rieletto al quarto mandato con una larghissima maggioranza. Anche perché reduce dall’operazione Prosecco spumante rosé con risultati eccellenti per quanto riguarda la qualità ottenuta e i volumi richiesti dal mercato. I dati relativi agli imbottigliamenti hanno fatto segnare un +7,4% nel primo trimestre 2021 salito a +13,2% ad aprile.
La Denominazione si estende su oltre 24mila ettari di vigneti e conta 12 mila viticoltori, 1.169 aziende vinificatrici. Il giro d’affari è di 2,4 miliardi realizzati per il 78% all’estero. I volumi commercializzati l’anno scorso sono aumentati del 2,8% compensando la flessione dei listini. L’export nonostante la pandemia è cresciuto del 4,57%. I soci produttori sono 8.500. I candidati alla nuova governance sono 21. I viticoltori avranno 3 seggi, 11 i vinificatori 11, 7 gli imbottigliatori. In questo mandato – spiega il presidente Stefano Zanette – abbiamo dato seguito agli impegni presi verso la sostenibilità ambientale, ma anche a quella etico-sociale, senza tralasciare quella economica, infatti il progetto per giungere alla certificazione di Denominazione Sostenibile sta sempre più prendendo forma concreta grazie al coinvolgimento di tutti gli attori della filiera vitivinicola». Nel corso del mandato sono stati avviati numerosi progetti, oltre a quelli relativi alla sostenibilità, che riguardano la valorizzazione del prodotto sotto il profilo della qualità sensoriale organolettica e lo sviluppo di modelli econometrici predittivi dell’evoluzione della domanda. «L’attività di promozione è riuscita a adeguarsi all’impatto della pandemia, sviluppando e incrementando i canali social e web. I risultati economici positivi – afferma Zanette - sono stati condivisi anche con le comunità più colpite, in particolare da Vaia, dall’acqua alta a Venezia e da ultimo dalla pandemia».
La sfida per il prossimo mandato è ancora quella della sostenibilità. È già stato confermato il blocco dei vigneti da chiedere alle Regioni.Un altro impegno specifico è quello dell’implementazione delle attività di protezione del nome della denominazione attraverso la vigilanza e il monitoraggio – specifica il presidente - con puntuali azioni legali. «Ma soprattutto – conclude – dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione sulla denominazione sia a livello nazionale che, soprattutto, a livello internazionale». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso