Sub riemerge troppo velocemente, è grave

Il 60enne ha avuto un problema all’attrezzatura durante un’immersione notturna. Ricoverati anche due compagni
Federico Cipolla
I carabinieri al lago di Villarazzo
I carabinieri al lago di Villarazzo

È risalito velocemente in superficie per un problema all’attrezzatura, e ora un sub sessantenne è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Marghera. Altri due hanno dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.

L’incidente si è verificato giovedì sera al laghetto di Godega, in via Pagnana, lo stesso specchio d’acqua su cui si affaccia anche la Baita Al Lago. Il gruppo di sub - un sessantenne di Bussolengo (in provincia di Verona), un 26enne di Verona e un 44enne del Vicentino - si stava esercitando in un’immersione notturna poco prima della mezzanotte. Il laghetto, un ex cava tra Castelfranco e Castello di Godego, è molto profondo, arriva fino a trenta metri. Improvvisamente il sessantenne ha accusato dei problemi, quando era già sceso alcuni metri di profondità. A causa di un problema all’attrezzatura non riusciva più a respirare, e ha dovuto risalire velocemente senza rispettare i tempi di compensazione. Il problema più pericoloso per un subacqueo.

Gli altri due amici avendo capito che le difficoltà erano serie, hanno deciso di seguirlo. Volevano sincerarsi che stesse bene, e eventualmente chiamare i soccorsi. Ma la risalita in superficie anche a loro è costata cara. Ma il non averlo lasciato da solo potrebbe avergli salvato la vita. Una volta riemersi immediata la chiamata dei soccorsi. Nell’ex cava di Villarazzo sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Castelfranco e l’ambulanza del Suem118.

Tutti e tre i sub hanno dovuto ricorrere alle cure del personale medico. Il più grave è il sessantenne. È stato ricoverato all’ospedale di Marghera, dove versa in gravi condizioni, la prognosi è riservata. Si trova in camera iperbarica. Meno gravi invece le conseguenze per gli altri due subacquei. Entrambi sono stati portati in una struttura specializzata di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza. Sono stati sottoposti ad una terapia in camera iperbarica, e a altri accertamenti, ma entrambi non sono in pericolo di vita.

I carabinieri della Compagnia di Castelfranco sono intervenuti al lago e hanno svolto alcuni accertamenti, sentendo in particolare i due sub meno gravi. Resta da individuare esattamente il problema all’attrezzatura, ma non ci sono dubbi che si sia trattato di un incidente.

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