Studente di medicina con l’ecstasy negli slip

di Rosario Padovano
CONEGLIANO
Tornava nella sua casa di Conegliano per il weekend, ma era sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri già da qualche giorno. Ha trascorso ieri la sua prima notte in carcere Andrea Marcuzzo, l'insospettabile studente di medicina di 23 anni (ne compirà 24 il 16 dicembre), iscritto al quinto anno all'università di Trieste, accusato di detenzione ai fini di spaccio di droga. Aveva Mdma ed ecstasy, le avrebbe spacciate nel weekend. Al volante della sua Mercedes classe A è stato fermato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Portogruaro, che gli davano la caccia, all'altezza dello svincolo dell'autostrada A28 a Villota di Chions, non lontano da Pordenone, in compagnia di altri due studenti che gli avevano chiesto a Trieste un passaggio per tornare prima casa. In realtà avrebbero fatto meglio a prendere il treno, perchè comunque anche i due «innocenti» sono stati portati in caserma e sottoposti a un'accurata perquisizione.
Andrea Marcuzzo viene definito un insospettabile. Studente dai buoni voti, un futuro da medico, appassionato di sci, dimostra di essere sicuro di sé. Forse però, stavolta, lo è stato un po' troppo e i militari lo hanno stanato, portandolo subito in carcere, a Pordenone. Dopo aver notato notato Marcuzzo mentre, fuori dalla A4, pagava il pedaggio, i carabinieri si sono posti, con fare discreto, al suo inseguimento. All'altezza di Villotta di Chions gli hanno intimato l'alt. Marcuzzo ha mostrato subito segni di nervosismo. Tutti e tre i giovani sono stati portati alla caserma di via Castion a Portogruaro. La perquisizione ha dato l'esito sperato dai militari. Nascosto tra le mutande Marcuzzo aveva un involucro con 10 grammi di Mdma, il principio attivo dell'ecstasy, scientificamente noto come metilenediossimetanfetamina.
Il ragazzo, incensurato e di buona famiglia, secondo i carabinieri di Portogruaro ha cercato di spiegare in caserma la propria posizione. Quello trovato era puro principio attivo e ne sarebbe bastato un grammo solo per «sballare» tutta la notte. La droga probabilmente sarebbe servita per rendere più effervescente le feste dei gruppi di Conegliano. I carabinieri di Portogruaro hanno poi esteso la perquisizione a casa, in via Santa Caterina. Qui hanno fatto bingo, trovando un sacchetto in cellophane contenente altri 490 grammi della medesima sostanza, insieme a 2mila euro, probabilmente proventi dello spaccio. Le indagini proseguono per smascherare gli eventuali complici. L'inchiesta sul giro di droga per la Conegliano bene sembra solo agli inizi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso