Studente 24enne beccato con i funghi allucinogeni

di Federico de Wolanski
CASALE
Serre areate e irrigate elettronicamente con un timer. Liquidi per migliorare le potenzialità produttive del terriccio. Quattro piante di marijuana da cinquanta centimetri già in fiore ma soprattutto un kit pronto per l’impianto di funghi allucinogeni: terriccio, spore, materiale per la coltivazione. Tutto arrivato, dopo l’acquisto su internet, in pacchi postali «made in Holland». Il materiale era nella casa di uno studente 24enne di Casale, e quello dei funghi allucinogeni rappresenta, secondo la Questura, un fenomeno nuovo e pericoloso. E’ stato scoperto durante la perquisizione disposta dagli agenti dopo un normale controllo tra i ragazzi che sostavano senza far nulla sabato mattina davanti alla stazione dei treni e nei dintorni di via Roma, a Treviso. Il ragazzo, italiano, è stato fermato assieme ad altri due coetanei e davanti agli agenti ha tentato di dissumulare il gesto fatto per liberarsi di uno spinello di marijuana. Identificato, gli agenti hanno raccolto da terra la canna e l’hanno indotto a confessare. «Si, è mia». A quel punto hanno deciso di vedersi chiaro e sono andati a fare il sopralluogo nell’abitazione dove il giovane vive da qualche tempo. Gli agenti hanno controllato la cucina, poi il salotto e la camere ed è lì che hanno scoperto la serra di tela rinforzata per la marijuana. Dentro le piante, che sono state sequestrate ed avviate ai laboratori. Ma i poliziotti hanno deciso di controllare ancora più a fondo. E’ così che nello sgabuzzino hanno scoperto la seconda serra fai da te. Diversa la struttura (più piccola) e diverso il contenuto: del terriccio. A cosa serviva? Alla coltivazione di funghi con poteri allucinogeni le cui spore erano già state preparate all’impianto ed attendevano dentro 5ml di liquido.
Il ragazzo aveva già preparato tutto per la semina: le spore erano in una siringa, pronte per essere versate sul terreno inumidito. Attorno ancora le confezioni. Il materiale, valore oltre 1000 euro, era stato acquistato via internet attraverso un complicato sistema di rimandi di siti specializzati e inviato al ragazzo (che aveva certificato indirizzi e versamenti) attraverso un comune vettore di consegne postali. Ad ammetterlo lo stesso 24enne che ora si vede denunciato per detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Se non sono una novità le «serre fai da te», ben diverso è il discorso per le coltivazioni casalinghe di allucinogeni. L’esito dell’ispezione fatta sabato dagli agenti potrebbe configurarsi come una «prima» in tutto e per tutto. Tant’è che è la stessa Questura a sottolineare la straordinarietà del ritrovamento annunciando l’intensificazione dei controlli e l’allerta per altre consegne sospette nella Marca. «Stiamo parlando di sostanze estremamente pericolose – spiega il dirigente delle Volanti Elio Scarpa – i cui effetti possono provocare seri danni». Nel mirino i siti di vendita online di questo genere di sostanze. Droghe vegetali che hanno per primi rappresentanti proprio i cosiddetti «funghetti» che sul mercato, se allevati in discrete quantità, possono fruttare davvero parecchio. Ora il ragazzo di Casale dovrà rispondere della sua strana «passione botanica».
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