Stroncato da un infarto in un hotel di Fiera

Da una decina d’anni un 65enne siciliano viveva al Tre Santi. Il titolare: «Era una brava persona»
filippi Agenzia foto film hotel tre santi fiera
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Un malore l’ha colto mentre era a letto. Lui è caduto a terra e nel tentativo di raggiungere la porta per aprirla e lanciare l’allarme è deceduto. È finita così la vita di Marcello Gagliano, 65 anni di Marsala, libero professionista, che da una decina d’anni viveva in una stanza al Tre Santi, un albergo a due stelle nel quartiere di Fiera. Un infarto l’ha stroncato. E stavolta il gestore dell’albergo, che a Capodanno del 2013 gli salvò la vita facendo intervenire i soccorritori del 118, non ha potuto fare altro che scoprire il suo corpo privo di vita e chiamare la polizia.

L’allarme è stato lanciato poco prima delle 10 di ieri mattina. Il gestore s’è insospettito quando, ad un certo punto, non ha visto scendere dalle camere il suo ospite siciliano. «Era una persona - racconta il gestore - che avevo salvato a Capodanno di un paio d’anni fa da un infarto. Da allora mi aveva detto che preferiva che fossi io a vederlo nella morte visto che gli avevo salvato la vita».

Una storia un po’ anomala, quella di Marcello Gagliano, da una ventina d’anni residente a Treviso, e da una decina in pianta stabile all’hotel Tre Santi di via Pontebbana. «Aveva lasciato moglie e figli a Marsala - spiega - per venire a lavorare a Treviso. Cosa faceva? Non lo so. Lui lavorava prevalentemente a Venezia ma non chiedetemi cosa facesse. Non lo so».

Nella carta d’identità alla voce “professione” c’è un generico “libero professionista”. «Era - continua il gestore - una persona tranquilla ed affabile. Soprattutto discreta».

Stando a quanto ha stabilito il medico legale, intervenuto sul posto, la morte di Gagliano risale alle 23 di domenica. È a quell’ora che l’uomo, di origini siciliane, s’è sentito male. «Era una persona soggetta ad infarti - conclude il gestor edel “Tre Santi” - e forse, a mio avviso, avrebbe dovuto riguardarsi di più. Probabilmente, quando s’è sentito male, ha cercato di trascinarsi fino alla porta per chiedere aiuto ma oramai non c’era più nulla da fare».

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