Stradone del Bosco, si corre ai ripari tutta la staccionata sarà in acciaio
MONTEBELLUNA
Ammonta a 125 mila euro la somma destinata per sostituire un altro tratto della staccionata lungo lo Stradone del Bosco, ai piedi del Montello. Riguarda il tratto che va da via Galeazze a via 18 Giugno, in pratica si parte ad est di Villa Pisani, dove c'è il MeVe, e si arriva fino a Pederiva, dove parte la Presa 21 e dove inizia la dorsale del Montello. Si tratta di un intervento finalizzato non solo a mettere in sicurezza un altro tratto dello Stradone del Bosco, ma anche a valorizzare paesaggisticamente la zona.
Per procedere alla sostituzione di quel tratto di staccionata la giunta municipale di Montebelluna ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo. È la prosecuzione di un primo intervento eseguito tre anni fa, quando è stata sostituita la staccionata in legno con una in acciaio corten nel tratto che va dalla Presa 17 a Caonada fino alla Presa 19 a Biadene. Adesso si ripartirà da lì fino a Pederiva.
La staccionata in legno realizzata 17 anni fa dall'allora Consorzio per lo sviluppo del Montello, che a tale scopo aveva ricevuto fondi anche dalla Provincia di Treviso, si è rivelata poco adatta per il luogo: il fatto che corra lungo il canale Brentella ai piedi del Montello l'ha deteriorata in tanti tratti. L'umidità infatti ha fatto marcire vari pali ed attualmente ci sono zone in cui la staccionata è rotta o è corrosa a tal punto che basta appoggiarsi perchè vada giù. E in altri punti è proprio crollata creando un pericolo. La sua funzione è di creare una barriera tra lo Stradone del Bosco e il canale, una funzione a protezione dei tanti ciclisti e pedoni che percorrono numerosi lo Stradone del Bosco. Alcuni tratti sono però aperti anche al traffico veicolare nei punti in cui si accede alle varie prese. Quella staccionata in legno era stata anche oggetto di polemiche da parte dei pescatori perchè l'altezza creava qualche difficoltà all'attività sportiva.
Il progetto è di sostituirla tutta con una staccionata in acciaio corten che non corre il rischio di essere corrosa e resiste agli urti anche violenti. Una volta realizzato in acciaio il tratto che va dall'accesso alla Presa 19 a quello alla Presa 21, nel tratto montebellunese dello Stradone che corre lungo il canale ai piedi del Montello rimarranno da sostituire con protezioni in acciaio solo altri due tratti: quello che va dalla Presa 17 a Caonada fino ai confini con Venegazzù ad est; e quello che dalla presa 21 porta fino ai confini con Crocetta. —
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