Stradale, De Ruosi lascia «Territorio difficile»

Cambio della guardia alla guida della Polizia Stradale di Treviso dove Alessandro De Ruosi, 43 anni, si congeda per prendere servizio alla guida della sezione di Polizia Stradale di Udine. A ricoprire il suo ruolo sarà l’attuale dirigente della sezione di Belluno, Simone Morello. La Marca è storicamente una delle province in cui le vittime di incidenti stradali (260 durante il suo mandato) è particolarmente elevato anche se progressivamente, negli ultimi anni il calo è stato tangibile. E la Prefettura è stata anche incaricata dal ministero delle Infrastrutture di censire i nodi e le criticità della rete viaria del territorio. Ma non solo. Il Comune di Treviso è stato scelto con altri 100 in Italia per utilizzare la polizia locale per gli incidenti serali. «In provincia di Treviso le infrastrutture sono ancora sane», ha detto De Ruosi, «la problematica è casomai il flusso del traffico, con molti mezzi pesanti. Più gravi sono le cattive abitudini, l’alcool e la droga con un quinto degli automobilisti controllati che risultano alterati alla guida».

L’unico rammarico è rappresentato da un incidente stradale, avvenuto nella serata del 29 agosto 2012 in via dei Brilli a Quinto di Treviso: una donna, Lucia Cendron, infermiera di 57 anni, venne travolta a uccisa da un “pirata” che in sella ad un Ciao Piaggio non si fermò a soccorrerla e fuggì. Nonostante le lunghe indagini e gli accertamenti, anche di polizia scientifica, che sono stati svolti nei giorni successivi, del responsabile di quella tragedia non si è più trovata traccia. Esiste solo il dna del “pirata”, repertato in seguito e pronto per essere confrontato con eventuali sospettati.

De Ruosi lascia come eredità un metodo particolarmente efficace di contrasto alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: attualmente la provincia di Treviso, grazie al contributo di De Ruosi e ad un accordo con il centro medico legale della polizia scientifica di Mestre, è tra le pochissime in Italia in cui è possibile accertare rapidamente lo stato di alterazione mentre l’automobilista è alla guida e non soltanto se ha assunto sostanze in precedenza.

Altra nota dolente sono gli organici, ridotti all’osso, a disposizione della polizia stradale: otto anni fa la sezione di Treviso superava le cento unità (comprse le sottosezioni di Castelfranco e Vittorio Veneto), attualmente questo numero si è notevolmente ridotto. —

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