Cantiere ampliato alla stazione di Treviso, rimosse decine di biciclette

Lunedì 7 aprile le modifiche alla logistica, molti telai lasciati sotto la pensilina e poi tolti. Difficoltà per segnaletica e poche rastrelliere, ignorate quelle al cavalcavia. Gli ultimi ritocchi anche all’area taxi dentro il Metropark

Federico De Wolanski
La rimozione delle biciclette dal bici-park sotto la pensilina lato ex Poste
La rimozione delle biciclette dal bici-park sotto la pensilina lato ex Poste

C’era la bicicletta di chi non aveva letto giornali o cartelli, quella di chi se ne era dimenticato, quella di chi era arrivato tardi o l’aveva abbandonata lì da settimane.

Così lunedì mattina, 7 aprile, quand’è scattato l’annunciato svuotamento del bici-park alla stazione per fare spazio all’allargamento del cantiere i vigili e gli operai sono stati costretti a tagliare decine di lucchetti e rimuovere altrettante bici.

Nuovo cantiere e criticità

La rimozione, iniziata alle 7.30, è stata l’inizio in salita di un nuovo passaggio dei lavori di riqualificazione dello scalo trevigiano. E sì che la notizia della nuova logistica all’esterno della stazione ferroviaria era nota da giorni, con tanto di mappe.

Visti i precedenti problemi di comunicazione legati al cantiere Rfi, Ca’ Sugana aveva deciso di assumere in proprio le informazioni all’utenza, ma non è bastato. Chi è causa del suo mal... si dice. Ma la rimozione è stata solo il problema più evidente.

Stazione di Treviso, scatta l'ampliamento del cantiere: ancora disagi

La chiusura di tutta l’area ovest all’esterno dello scalo (area bici e taxi) è andata ad allargare il fronte del cantiere che di fatto oggi occupa tutta la zona antistante la stazione, percorribile in tutta la sua lunghezza solo usando il Put o lo stretto passaggio pedonale che poi riporta sul Put davanti alla biglietteria Mom.

E poi c’è l’area cantiere sul lato sinistro di via Roma. Tenendo conto anche della chiusura del sottopassaggio pedonale, destreggiarsi tra deviazioni e reti di cantiere, col traffico di via Roma e Put, è una sfida quotidiana.

Ma altri spazi non c’erano, par di capire, consumati dai precedenti ampliamenti del cantiere che già hanno sfrattato bus, auto e park riservati. Oppure da Rfi non sono stati presi in esame adeguatamente (leggi Metropark) quando si è trattato di gestire la riorganizzazione davanti allo scalo, che lunedì ha dimostrato di avere bisogno di alcuni correttivi.

Bici: mancano spazio e segnali

Le biciclette sono state trasferite in un’area ridotta all’ingresso del Metropark, subito dopo l’area che è stata destinata ai taxi. Ma le rastrelliere messe a disposizione sono state troppo poche, tant’è che lunedì mattina i posti erano tutti occupati dalle 7 e i pendolari che continuavano ad arrivare ai treni hanno iniziato a legare le biciclette ovunque ci fosse un “ferro” libero, fossero reti, paletti, sbarre.

Il Comune aveva attrezzato altri posti bici nei giardinetti di via Roma, ma anche quelli sono andati bruciati subito. Quelli aperti sotto il cavalcavia del Terraglio invece sono rimasti praticamente inutilizzati fino a tarda mattina.

Perché? Poco pratici, ma soprattutto introvabili senza affidarsi alla segnaletica, visto che erano seminascosti da altre reti di cantiere. E qui l’altra nota dolente: quale segnaletica? Per indicare la riorganizzazione degli stalli Comune e Rfi hanno posizionato della mappe all’esterno dello scalo all’altezza della pensilina biciclette dismessa.

Ma consultarle significava in primis arrivare e vederle, cosa non semplicissima trattandosi di fogli bianchi appesi, e poi fermarli a leggerle (erano vere e proprie mappe). Cartelli più chiari ed evidenti?

Uno solo per i taxi: grande e giallo. Forse varrebbe la pena di installarne uno per le bici visto che ieri mattina molti arrivavano davanti alla pensilina dismessa, svoltavano verso la nuova area di parcheggio al Metropark (visibile perché zeppe di bici legate ovunque) e facevano quello che avevano fatto i predecessori: inventarsi uno spazio dove legare la bici.

Segnaletica in via Roma

Martedì 8 aprile, con la definita organizzazione dell’area taxi all’interno del Metropark fatta lunedì 7 aprile spostando gli ultimi blocchi di cemento, l’area sul lato ovest dello scalo sarà definitivamente chiusa.

L’assetto rimarrà questo per mesi, e si spera non ci siano ulteriori chiusure ma si arrivi semmai ad alleggerire il carico di deviazioni in essere.

Ora però attenzione: dopo la riasfaltatura di via Roma, fatta la settimana scorsa saggiamente di notte dopo il caos generato dal cantiere diurno di venti giorni fa, martedì 8 e mercoledì 9 aprile in via Roma scattano i lavori di realizzazione della nuova segnaletica. 

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