Statunitensi e inglesi comprano le ville di Asolo

Altri due edifici di pregio passati di mano, il sindaco: «Città american-friendly» Ma non sono solo stranieri: «Io, imprenditrice, ho scelto di vivere qui»
Sbrissa Asolo villa (di cui non vè certezza) in via Sottocastello
Sbrissa Asolo villa (di cui non vè certezza) in via Sottocastello

ASOLO. Americani, inglesi, ma anche imprenditori locali scelgono Asolo come città del cuore, trasferendosi nel borgo per far rivivere ville e palazzi disabitati da anni, avviando anche importanti interventi di ristrutturazione. L’ultimo investimento risale a 15 giorni fa e riguarda la settecentesca villa Dall’Armi, già Casa Trieste, vuota da circa vent’anni, acquistata all’asta da un americano di Miami, Robert Ian Mc Cully.

L’acquirente ha sborsato oltre 1 milione di euro per accaparrarsi la villa in via Forestuzzo finita all’asta dopo il fallimento di una società immobiliare. La notifica del rogito notarile è arrivata nei giorni scorsi al Comune che, trattandosi di villa d’interesse artistico, aveva il diritto di prelazione.

la spinta dei privati. «Come amministrazione non abbiamo potuto esercitare l’opzione di acquisto, per destinare i fondi del bilancio alle altre priorità», spiega il sindaco Mauro Migliorini. «Ma è positivo osservare che beni di pregio anziché rischiare di andare in decadenza vengono sempre più acquistati da imprenditori che li mantengono vivi».

Sbrissa Asolo parcheggio ex ospedale villa in restauro
Sbrissa Asolo parcheggio ex ospedale villa in restauro

È fresco anche il rogito notarile con cui un altro americano ha acquistato, nelle scorse settimane, la villa del Novecento nota per ospitare il bed and breakfast Asolando in via Risorgimento, a due passi dal centro.

L’acquirente vi si trasferirà da settembre, e ha già annunciato l’intenzione di investire in un intervento di restauro ritenuto necessario anche dall’attuale proprietario, che aveva affidato la vendita a più agenzie, tra cui una specializzata nel mercato americano. Missione compiuta, grazie all’appeal delle ville asolane sugli americani. Ma non solo.

Un inglese sta curando proprio in questo periodo la ristrutturazione di villa Zingales in mezzo alle colline di località Sant’Anna, per trasferirvisi.

«Fa piacere notare che Asolo viene scelta come luogo in cui vivere e investire, valorizzando le ville e i palazzi del nostro borgo», commenta il sindaco Mauro Migliorini. «Asolo si sta rivitalizzando, diventando sempre più attrattiva». Anche per i turisti.

Sbrissa Asolo casa dei Longobardi
Sbrissa Asolo casa dei Longobardi


«Già dal 2015 ogni anno siamo ri-certificati American friendly, per le attenzioni nei confronti dei visitatori, in particolare anglofoni, nella promozione e diffusione delle informazioni in modalità bilingue». Ed ecco che le visite turistiche diventano l’occasioni per scoprire Asoloe il territorio circostante, innamorarsene e magari decidere di trasferirvisi una volta per tutte.

Amore a stelle e strisce. Il rampollo americano Wyatt Rockefeller e Julie Fabrizio, dopo i festeggiamenti nuziali avevano svelato il loro desiderio di comprare casa ad Asolo, mentre a fine maggio scorso Brad Pitt in persona ha scelto il borgo per un tour.

«Registriamo oltre 30mila presenze (persone che dormono almeno una notte) mentre i visitatori nel 2018 hanno superato quota 150mila», dice Migliorini. «Inglesi, americani, olandesi, tedeschi, italiani, ma arrivano anche da Sudafrica, Brasile, Russia. Tra le curiosità, nel 2018 abbiamo avuto 640 turisti dall’Australia, 300 dalla Cina, 180 dal Giappone e 50 da Israele». Asolo conquista tutti, fuori e dentro i confini nazionali. È della zona l’imprenditore che ha da poco acquistato la nota villa di pregio del Novecento prima disabitata in zona Sottocastello.

E tra le scelte originali c’è quella di Enrica Amabilia, imprenditrice del settore vitivinicolo originaria di Rosà che ha preso in locazione la Casa Longobarda, dei primi del Cinquecento, una delle principali attrazioni asolane ad oggi visitabile solo dall’esterno, progettata dall’architetto della regina Caterina Cornaro. Disabitato da tanti anni, di proprietà di una famiglia veneziana, il palazzo è stato la casa dell’architetto e scultore Francesco Graziolo, giunto ad Asolo per lavorare alla corte della regina Cornaro.

longobarda. Soprannominata Longobarda per l’erronea interpretazione dell’iscrizione posta sulla facciata, che indica la provenienza longobarda dell’architetto, la Casa è caratteristica, così com’è curiosa la storia di Enrica: «Insieme ad Enea (piccolo chiwawa) ci definiamo i nuovi “custodi”. Il progetto di Enrica è innovativo: «Vorrei aprire al pubblico questo palazzo che quasi nessuno ha potuto visitare all’interno. L’idea è di includerne la visita negli itinerari turistici». I

ntanto Enrica, che abita nella Casa Longobarda da sette mesi, si sta documentando. «Tanti anni fa era abitata da un inglese, le planimetrie sono in un museo a Londra, altri documenti potrebbero essere custoditi dalla Soprintendenza a Venezia. Per ora so che l’architettura a è basata sul numero 4, credo che il palazzo abbia poteri magici. Il mio sogno è creare un circuito turistico che parta dalle degustazioni di prosecco ed olio con i sommelier e continui qui, alla scoperta di un piccolo museo che ho l’onore di rendere vivo». 


 

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