Stangata Geographic: 30 giorni di stop

CONEGLIANO. È una vera e propria stangata quella decisa dal questore di Treviso, Tommaso Cacciapaglia, per punire il Geographic, noto risto-bar di via Ca’ di Villa a Conegliano. A seguito degli accertamenti effettuati dal nucleo di polizia amministrativa nel blitz avvenuto sabato scorso, la questura ha ordinato trenta giorni di chiusura coatta.
È la stessa punizione scattata nei confronti dell’ex Jamila di Cornuda a febbraio, quando la polizia mise in atto lo stesso blitz che ha avuto per obiettivo il Geographic ricontrando irregolarità molto simili a quelle trovate a Conegliano dove locale, con licenza di pubblico esercizio come un qualsiasi bar o locale, di fatto operava come una discoteca, con deejay, musica e centinaia di avventori alle serate.
All’interno del locale di Ca’ Di Villa, secondo quanto ricontrato da polizia, vigili del fuoco, ispettori di direzione territoriale del lavoro e Inail, sabato erano presenti ben 474 persone. Il tutto in un locale con i sistemi di sicurezza di un comune ristorante. Gravi poi le irregolarità riscontrate: estintori non funzionanti, poche uscite di sicurezza, una telecamera non segnalata che inquadrava la cassa ma soprattutto due lavoratori completamente in nero e sei irregolari.
Il proprietario del Geographic, un vittoriese di trentanove anni, nei giorni scorsi ha provveduto a sanare la sanzione pecuniaria derivante dagli accertamenti, ma no ha potuto evitare così la punizione del questore.
I controlli incrociati di Questura, Vigili del Fuoco, Ufficio provinciale del lavoro e Finanza non si sono limitati al blitz al Geographic, ma hanno eseguito controlli anche in altri locali. In particolare, è stata sospesa sabato sera anche l'attività de "La Scala" di vicolo Cadore, diventata negli ultimi anni un vero e proprio punto di riferimento per la movida che si sposta dalla città del Cima. Saranno eseguiti speciali accertamenti sugli undici lavoratori identificati, quasi tutti a chiamata: secondo gli ispettori le forme contrattuali utilizzate sarebbero "elusive", quindi verrà analizzato nel dettaglio ogni documento recuperato dalle forze dell’ordine. Al vaglio anche la posizione lavorativa di un addetto alla sicurezza e di un lavoratore, titolare di partita Iva, che era il coordinatore dell'attività all'interno del locale.
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