Spunta l’outlet che vende di tutto

Dai vestiti agli scooter: prezzi giù con acquisti in stock da giacenze e fallimenti
Agostini Villoba spazio 66 via volta Federico Pavan
Agostini Villoba spazio 66 via volta Federico Pavan

Temporary outlet nei piccoli spazi sfitti del centro storico? Non solo: oggi si trova anche nei capannoni abbandonati nelle zone industriali, e punta a rilanciare il prodotto d’alta qualità Made in Italy a prezzi d’occasione. L’idea è di Federico Pavan, amministratore unico di Spazio66: ha aperto da soli 20 giorni, ottenendo già un ottimo successo in via Volta (sulla statale Pontebbana) a Villorba un temporary outlet gigantesco, oltre mille metri quadri ricavati occupando il capannone di un ex mobilificio oramai sfitto da diversi mesi. All’interno è possibile trovare di tutto: scooter, elettrodomestici, mobili, abiti. Tutto nuovo, di qualità altissima, il 90% Made in Italy, ma a un prezzo inferiore del 70% rispetto a quello di mercato. «Sono amministratore unico di questa società, Spazio66 oramai da sette anni: il nostro core business è acquistare merci dalle giacenze di magazzino dei negozi, le sovraproduzioni aziendali, dai fallimenti, l’invenduto dei negozi: acquistiamo in grandissime quantità e poi per il 90% lo rivendiamo agli outlet all’estero: America, Giappone, Emirati Arabi, paesi dell’Est». Pavan decide di fare un passaggio successivo, affitta il capannone di via Volta per dar vita a un temporary outlet in stile American Store: «L’abbiamo arredato con mobili antichi recuperati dai fallimenti. L’idea è stata quella di ricreare un’american store, dove è possibile acquistare di tutto senza l’assillo di una commessa che ti alita sul collo. Uno può gironzolare e curiosare alla ricerca dell’occasione. E con un po’ di pazienza può trovare davvero di tutto».

Nel capannone sono stipati più di diecimila articoli: scooter, juke box, abiti di Balenciaga, Yves saint laurent, Armani, intimo La Perla, divani Natuzzi, mobili della Kartell, tanto per citarne alcuni. «Molti articoli li acquistiamo dalle società di pubblicità: spesso vengono pagate con i prodotti che pubblicizzano, noi glieli compriamo». La convenienza incredibile del prezzo degli articoli dipende dal fatto che nel temporary outlet la società Spazio66 salta un passaggio vendendo direttamente al consumatore finale. Il progetto nasce come temporary outlet con deadline a ottobre. «Ma sta andando così bene che probabilmente prolungheremo l’attività fino a dicembre: poi se l’idea si confermerà un successo potremmo farne un vero e proprio format da esportare anche in altre città». (s.g.)

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