“Sos” per Villa Papadopoli «Il Comune non la venda»

La circoscrizione di Ceneda contesta i progetti di alienazione al Cesana Malanotti «Semmai una concessione, al quartiere spettano parcheggio e sala congressi»
VITTORIO VENETO. «Il Comune non ceda Villa Papadopoli, col rischio, fra l’altro, di perdere anche il magnifico parco». L’appello è di Michele Bastanzetti, segretario del Consiglio di quartiere che, sulla base di precedenti discussioni interne si dice sicuro che questa sarà anche la posizione dei colleghi amministratori della circoscrizione. Il primo riscontro arriverà dalla seduta del 25 ottobre. «Il Comune mantenga la proprietà di questo patrimonio straordinario per Ceneda e semmai lo assegni in concessione» aggiunge Bastanzetti, augurandosi che i piani alti di Piazza del Popolo si confrontino con Ceneda prima di sottoscrivere qualsivoglia intesa. Il quartiere è intenzionato a porre anche precise condizioni al Cesana Malanotti, che ha opzionato Villa Papadopoli come nuova destinazione per altri 100 posti letto. La prima è la concessione da parte del Comune dell’area in via Rossi, prospicente a Villa Papadopoli, per trasformarla in un parcheggio, magari sotterraneo, che potrebbe diventare un’alternativa a piazza Ceneda. La seconda condizione è la trasformazione della “rotonda” dell’area Papadopoli in un auditorium; quello della vicina biblioteca è infatti troppo piccolo. «Ceneda, se dovesse rinunciare all’opportunità rappresentata dalla villa e dal parco, dovrebbe avere delle compensazioni importanti – insiste Bastanzetti - il parcheggio Rossi e una grande sala per convegni e congressi sono due priorità che la nostra comunità pone da tempo». Il quartiere accoglie intanto con interesse la disponibilità annunciata dal consiglio di amministrazione del Cesana Malanotti ad un confronto pubblico, che sarà calendarizzato nell’ormai prossima riunione dedicata ai temi della immigrazione, con la presenza dell’assessore Barbara De Nardi. Già al momento di lanciare il programma dei 200 posti letto, il vertice del Cesana confermava per villa Papadopoli l’uso pubblico del parco amatoriale oggi gestito dai volontari di “Insieme per Ceneda”. All’auditorium in rotonda avevano pensato gli stessi vertici in relazione all’attività culturale e di formazione dell’Istituto. Anche per l’area Rossi l’intenzione era proprio quella di ricavarne il parcheggio della residenza assistenziale. È evidente – dicono a Costa, dove ha sede il Cesana, che se il parcheggio e l’auditorium rientrano nelle nostre disponibilità, non possono che essere girati alla comunità per le necessità che si troverà ad affrontare. Resta il problema della vendita della concessione o della donazione. I vertici del Cesana non si sbilanciano prima di conoscere l’orientamento dell’Amministrazione comunale, ma fanno intendere di essere aperti alla considerazione di qualsiasi ipotesi.


Francesco Dal Mas


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