Soldi alle periferie: «Intere aree escluse»

Mario Conte all’attacco del piano di Manildo: «Canizzano, Monigo, Santa Bona senza un euro»
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO LEGA NORD AL K3 PRESENTAZIONE CANDIDATO SINDACO MARIO CONTE
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO LEGA NORD AL K3 PRESENTAZIONE CANDIDATO SINDACO MARIO CONTE
Quattordici milioni per le periferie, ma gli interventi previsti dall’amministrazione del sindaco Giovanni Manildo si concentrano soprattutto su Santa Maria del Rovere e Selvana: e gli altri quartieri? «Dimenticati, come se fossero di Serie B» attacca Mario Conte, candidato sindaco della Lega. La pioggia di contributi annunciata sabato dal Comune, in seguito alla convenzione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, entra prepotentemente fra i temi della campagna elettorale. Perché secondo lo sfidante di Manildo quei soldi potevano essere distribuiti con più equità: quartieri come Canizzano, San Giuseppe, Monigo, Santa Bona, San Pelajo sono quasi esclusi dai piani di manutenzione e riqualificazione. «Pensate che nei primi quattro anni di amministrazione ci sono stati interi quartieri che non hanno ricevuto nemmeno un euro», attacca Conte, «ora si sceglie di puntare tutto su Santa Maria del Rovere e, in parte, Selvana, perché sono i quartieri più popolati. Un mero calcolo elettorale».


Nel progetto del Comune i cantieri principali riguarderanno appunto la riqualificazione di Santa Maria del Rovere (nuova piazza, strade e fognature sistemate, pista ciclopedonale, videosorveglianza) e gli interventi all’ex Eolo e alla caserma Salsa. «Evidentemente l’amministrazione non ha le idee ben chiare sulle priorità dei quartieri» ribadisce Conte, «Santa Bona, San Paolo e Monigo hanno ampi tratti di strade e marciapiedi da sistemare, ci sono attraversamenti pedonali da mettere in sicurezza sulla Feltrina, dove anche di recente si è verificato un grave incidente, e zone come Canizzano, Santa Bona e San Giuseppe avrebbero bisogno di un impianto di videosorveglianza efficace, visto che nelle ultime settimane sono state bersagliate dai ladri».


Dal canto suo Manildo ha fatto notare come gli interventi previsti nel piano fossero predisposti da tempo: mancavano i soldi, ora stanno per arrivare. Oltre ai 14 milioni da Roma, ci saranno anche 7,5 milioni da privati. La convenzione è pronta e sarà firmata entro Natale, in primavera saranno definite la progettazione definitiva ed esecutiva, per poi partire in estate con i cantieri. Anche sulle tempistiche la punzecchiatura targata Lega: «Non avranno il tempo di fare niente. Non ci sono i tempi tecnici per programmi e gare prima delle elezioni, e se consideriamo le solite lungaggini burocratiche manca troppo poco tempo».


(a.d.p.)


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