Soffioni, il salotto della loggia

Reso celebre da Pietro Germi in “Signore&Signori”, è fra i bar storici di Treviso. Con vista sul “salotto” del capoluogo, piazza dei Signori, è da sempre un punto di riferimento. La caffetteria Ai Soffioni - il nome dato al sottoportico, più che alle caratteristiche correnti d'aria, sarebbe legato alle corse dei tori organizzate in epoca medioevale per il giovedì grasso - è gestita da otto anni da Consuelo Andreetta e dai fratelli Andrea e Michele Cancellier. E può vantare - forse - un piccolo record: «Mai un giorno di riposo in otto anni, sempre aperti sette giorni su sette con orario continuato, dalle 7 del mattino alle 2 di notte. Chi viene a Treviso, sa di trovarci sempre», puntualizza Consuelo, 34enne di Meolo, da 16 anni impegnato nel settore. Nella graduatoria provvisoria del concorso “Vota il tuo bar”, è fra i più votati, secondo del capoluogo dopo il Caffè Polo (cronologicamente, secondo, dopo i Nanetti, a meritarsi una segnalazione). «Vista la posizione strategica, possiamo contare su diversi generi di clientela», prosegue il titolare, «Dagli habitué del caffè o dell'aperitivo al mattino ai ragazzi delle superiori verso le 13-14, dai turisti agli aficionados, passando per le coppie o i più giovani, specie la sera». Un bar classico, ma con i propri lati distintivi: «Possiamo garantire cinque tipi di birra, rigorosamente alla spina. Mentre, solitamente, viene servita in bottiglia o lattina. E' un'opportunità per proporsi in maniera diversa. Ma puntiamo anche su spritz, cocktail, mojito e caipiroska. Tenendo aperto tutto il giorno, l'offerta deve essere a 360 gradi. Perl mangiare? Anzitutto, piastra: al 90%, club sandwich». Ed essendo sempre accessibile, vi lavorano a turno otto persone: nello staff, fra i camerieri, spiccano i “veterani” Vittorio Nardin (da 24 anni ai Soffioni) e Marlisa Del Ben (da 15). C'è soddisfazione per la buona posizione maturata finora nel concorso della Tribuna: «Fa sicuramente piacere, forse è anche la prima volta, in passato non eravamo stati segnalati. Già il fatto di esserci, è importante. Magari ci aiuta la collocazione: più che un semplice bar, un punto di ritrovo». E complice proprio la collocazione, non mancano i ricordi legati a incontri particolari: «Il clou in estate per la Granfondo Pinarello, ma qualche mese fa è venuto pure l'allenatore Alberto Malesani. Tempo addietro, lo stesso Giovanni Rana, il re dei tortellini, e Kledi, il ballerino lanciato da “Amici”. Negli anni scorsi, eravamo anche meta abituale dei giocatori di Benetton basket e Sisley volley». Nella classifica parziale, comanda l'osteria montebellunese Da Tocchetto, incalzata dal Manareta di Candelù.
Mattia Toffoletto
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