Sindaco accusato di peculato ai danni di un disabile: saranno dimissioni o sfiducia
Il caso a Castello di Godego.La famiglia del ragazzo down: «Ha fatto sparire tutti i suoi soldi. Ora come farà?». Parisotto: «Lunedì decido se lasciare». Il vice: «Confronto con la maggioranza»
Potrebbe essere questione di giorni per la carica di sindaco di Diego Parisotto. Dimissioni o sfiducia sono le due alternative, dopo la nuova denuncia a suo carico.
«Resto allibito di fronte ai numeri che sono stati forniti circa ipotetici ammanchi sul conto corrente della persona per la quale svolgevo l’attività di amministratore di sostegno: come ho già detto è stata svolta come da protocollo, ovvero comunicando ogni azione al giudice tutelare. Domani mi confronterò con i miei legali per capire come tutelarmi di fronte a questo caso ma anche come agire in riferimento al mio incarico di sindaco. Purtroppo la vicenda che mi riguarda e che si protrae da oltre un mese inevitabilmente influisce anche nella maggioranza: e la cosa mi dispiace molto, perché stiamo lavorando bene».
Il sindaco di Castello di Godego Diego Parisotto reagisce così alla notizia di essere stato denunciato per peculato da parte della famiglia del disabile per cui esercitava il ruolo di amministrazione di sostegno. Ed è inevitabile che ora, quest’ultimo tassello, pesi molto anche sulla maggioranza che finora aveva fatto quadrato intorno al primo cittadino, che si era autosospeso per motivi di salute, ma anche in riferimento all’attenzione scaturita prima dalla denuncia da parte di un concittadino per un debito di 2.300 euro, poi perché gli è stato tolto l’incarico di amministratore di sostegno dal giudice tutelare.
Ora però le cose sono cambiate e la maggioranza deve prenderne atto. «È fuori discussione la presunzione di innocenza», dice il vicesindaco Enrico Barichello, «però adesso è necessaria una riflessione al nostro interno, per rispetto dei nostri cittadini che ci hanno rinnovato la fiducia alle elezioni. Ora la situazione è difficile anche sul fronte politico».
Parole che portano ad una conclusione prematura del mandato, se Parisotto decidesse di fare un passo indietro autonomamente, o in alternativa di fronte ad una mozione di sfiducia o alle dimissioni dei consiglieri. Tutto porterebbe ad un commissariamento fino alle prime elezioni utili (non certo quello di giugno). «Discuteremo e decideremo cosa fare» conclude Barichello.
La denuncia di peculato è una tegola non indifferente per Parisotto perché lo chiama in causa proprio per il suo ruolo di pubblico ufficiale. «Era stato scelto come amministratore di sostegno proprio per il ruolo di sindaco, oltre al fatto che ci conosciamo da sempre», dice la famiglia del disabile. «Avevamo la massima fiducia in lui, in particolare la mamma, fiducia che è stata tradita».
La famiglia esibisce le carte che dimostrerebbero la distrazione di fondi dal conto corrente del disabile per almeno 26mila euro nel primo trimestre dell’anno. «Il conto è praticamente vuoto: in dieci giorni sono stati prelevati 12.300 euro in contanti, 7.680 sono stati versati nel conto del sindaco e cinquemila ad una terza persona. Questo è quanto siamo riusciti a ricostruire, perché ci sono state opposte ragioni di privacy per il periodo precedente.
Avendo la sindrome di Down, gli erano stati donati tutti i risparmi dei nostri genitori, 90mila euro per per provvedere ai suoi bisogni. Vorremo sapere che fine hanno fatto: l’assegno che riceve non basta per pagare tutte le spese di cui necessita. Le istituzioni lo hanno tradito, cosa faranno per il suo futuro?».
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