Sile Caldaie fallita, il Tribunale salva gli operai di Casier

Respinta la richiesta di concordato per l'azienda di Casier, per tutelare i 30 dipendenti concesso l’esercizio provvisorio in cerca di nuovi partner

CASIER. Il Tribunale di Treviso ha dichiarato il fallimento della Basitaly Srl, società cui fa capo la storica Sile Caldaie di via Principale a Casier. Una doccia fredda dopo che l’azienda aveva presentato, a gennaio di quest’anno, una richiesta di concordato giudicata poi inammissibile dal Tribunale. Per i trenta lavoratori, tuttavia, si apre uno spiraglio: è stato concesso l’esercizio provvisorio, l’azienda continuerà quindi a lavorare nell’attesa di trovare un partner commerciale o finanziario che consenta di farla camminare sulle proprie gambe, magari staccando il ramo d’azienda “depurato” dalle passività da quello di Basitaly, afflitto da una esposizione debitoria importante (diversi milioni di euro).

ll fallimento. La sentenza del Tribunale data 15 ottobre, il 12 febbraio lo stato passivo sarà esaminato davanti al giudice delegato (i creditori hanno tempo fino al 12 gennaio per insinuarsi). «Abbiamo chiesto un incontro all’azienda per capire quale sarà il destino dei trenta lavoratori» spiega Manuel Moretto, Fiom Cgil, «avevamo firmato un accordo per arrivare al concordato ma evidentemente qualcosa è andato storto. Gli operai continuano a lavorare e hanno percepito regolarmente lo stipendio, speravamo di non dover arrivare a questo punto».

L’azienda. La società ieri sera ha diffuso una nota sottolineando la concessione dell’esercizio provvisorio, che consente di continuare a lavorare sotto l’egida del curatore fallimentare. «Al 30 agosto la società ha generato un utile netto dell’8,5 per cento del fatturato e un margine operativo lordo dell’11,5 per cento» spiega Basitaly, «una situazione economica e finanziaria positiva e un consistente portafoglio di ordine consentiranno di proseguire l’attività». La stessa Basitaly, tuttavia, aveva presentato istanza di autofallimento lo scorso 12 ottobre. Dovrà, quindi, far fronte all’esposizione debitoria con i propri creditori (che ha portato al fallimento). La procedura preveda che durante l’esercizio provvisorio la società cerchi partner industriali o commerciali in grado di supportarla, separando i destini della nuova entità da quelli di Basitaly. La cessione di ramo d’azienda - a patto di trovare soggetti interessati a investire - potrebbe essere la soluzione definitiva. Nel frattempo i lavoratori resteranno con il fiato sospeso in attesa di novità.

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