Si rifiutano di fare i test Invalsi, puniti gli studenti

MONTEBELLUNA. Pugno duro dell'Istituto "Einaudi" nei confronti degli studenti che hanno consegnato in bianco i test Invalsi e hanno cancellato le ultime due cifre del codice per evitare l'identificaz...
Doro Montebelluna controllo antidroga carabinieri cinofili istituto Einaudi Doro Montebelluna controllo antidroga carabinieri cinofili istituto Einaudi
Doro Montebelluna controllo antidroga carabinieri cinofili istituto Einaudi Doro Montebelluna controllo antidroga carabinieri cinofili istituto Einaudi

MONTEBELLUNA. Pugno duro dell'Istituto "Einaudi" nei confronti degli studenti che hanno consegnato in bianco i test Invalsi e hanno cancellato le ultime due cifre del codice per evitare l'identificazione e assicurarsi quell'anonimato che doveva garantire la legge. Ma reagisce l'Unione degli Studenti, che aveva lanciato questa forma di protesta, e oggi chiederà di essere presente ai consigli di classe straordinari convocati per decidere che sanzioni applicare. Questa forma di protesta è stata messa in atto anche altrove, ma non sembra che siano stati minacciati provvedimenti. Ai genitori dei ragazzi che hanno consegnato in bianco e cancellato parte del codice identificativo è arrivata questa lettera da parte della scuola: «Si è verificata una gravissima illegalità da parte di sua figlia nello svolgimento della prova nazionale Invalsi di valutazione dei livelli di apprendimento in italiano e matematica. Essendo la prova Invalsi un test nazionale obbligatorio effettuato nella più assoluta segretezza e anonimato a livello nazionale, la manipolazione dei codici degli elaborati si configura come un'infrazione grave. Negativamente va considerato anche il rifiuto di effettuare i test consegnati e la loro consegna in bianco. Si comunica pertanto che verranno convocati consigli di classe per l'individuazione delle sanzioni disciplinari da attuare nei confronti degli studenti resisi responsabili di tali atti». Immediata la reazione dell'Unione degli Studenti: «Questo fatto è gravissimo, sia perché unico caso ad oggi in Italia, ma soprattutto perché lede i diritti stessi degli studenti. Siamo al fianco degli studenti montebellunesi vittime di quest'evidente abuso di potere da parte delle istituzioni scolastiche. Rivendichiamo il diritto degli studenti di opporsi, nel rispetto della legalità.

Enzo Favero

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