Si è spento Rino, il guardiacaccia

Muore a 66 anni uno degli agenti faunistici più appassionati

ZERO BRANCO. Era così orgoglioso della divisa verde da agente faunistico ambientale, simbolo del suo impegno per la comunità, che la indosserà anche per l'ultimo viaggio. Così hanno deciso i familiari di Rino Zago, morto nel tardo pomeriggio di martedì all'ospedale di Padova. Aveva 66 anni. Il 3 dicembre era stato colpito da un infarto mentre stava raccogliendo il radicchio nei campi assieme ad alcuni parenti. La situazione era gravissima, tanto che da Treviso era stato disposto il trasferimento nella città del Santo per una operazione. Ma prima un aneurisma e poi una emorragia hanno portato Zago alla morte. Aveva lavorato come tecnico all'azienda sanitaria veneziana. Da anni era in pensione e tutto il suo tempo era per la vigilanza come agente faunistico ambientale con l'associazione Libera caccia. "Era la guardia più disponibile del nostro gruppo, non si tirava mai indietro quando eravamo impegnati in servizi di vigilanza per la caccia e la pesca oppure nel controllo sui rifiuti", lo ricorda commosso Gian Paolo Moino, responsabile trevigiano degli agenti, "Era stato Rino a promuovere la convenzione tra le guardie e il Comune di Zero Branco per alcuni servizi come la vigilanza fuori dai cimiteri e dalle poste". Zago era un volto noto anche a Preganziol: assieme alla polizia locale era presenza fissa al mercato del giovedì, impegnato nei pattugliamenti tra i banchi. "Ci mancherà una persona importante", è l'addio di Moino. Nella serata di martedì, i familiari hanno dato l'assenso all'espianto degli organi. Zago lascia la moglie Rosanna, i figli Luca con Ilenia e Francesca con Paolo, i nipoti, le sorelle, i parenti, gli amici e il mondo delle guardie volontarie. L'ultimo abbraccio, domani alle 10 a Zero Branco dove stasera alle 20 sarà recitato il rosario in suffragio. (ru.b.)

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