Si è spento il sorriso di Tamara

Casier, mamma e poetessa di 40 anni muore di cancro. Domani l’addio
PASSERINI AG.FOTOFILM TREVISO RIP. FOTO DECEDUTA TAMARA PADOAN GROSSO
PASSERINI AG.FOTOFILM TREVISO RIP. FOTO DECEDUTA TAMARA PADOAN GROSSO

CASIER. “Tu sei il raggio di sole nella tempesta che ti ha travolto! Uscirà l'arcobaleno! Brava amica mia”. Scriveva così, un mese fa, un’amica di Tamara Padoan nella pagina facebook della donna di Casier scomparsa venerdì, a soli quarant’anni. Il riferimento era al riconoscimento assegnato a Tamara al premio Triveneto di poesia 2016, promosso dal circolo del periodico “El Sil” e ritirato a Ca’ dei Carraresi il 4 giugno scorso. La malattia, però, quella "tempesta", non le ha lasciato scampo, facendole salutare il marito Michele ed il piccolo Leonardo, di appena 6 anni. Una vita strappata, ma che ha saputo donarsi e farsi testimonianza di solidarietà, attraverso le numerose iniziative benefiche in cui la quarantenne si adoperava. Prime fra tutte quelle della LILT, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, che due anni fa l’aveva vista impegnata, con la vendita di un libro scritto a lei, in una raccolta fondi devoluta all’associazione. Una passione, quella per la scrittura - e per la poesia in particolare - che Tamara coltivava da tempo e proseguita anche nei suoi ultimi giorni, attraverso il circolo “Amissi dela poesia”, dove aveva saputo distinguersi per la sua particolare sensibilità. Una sensibilità che ha lasciato senz'altro il segno e che oggi fa stringere conoscenti e amici, in un unico grande abbraccio alla famiglia. «Mando un ringraziamento a tutti coloro che l'hanno pensata e sostenuta in questi mesi» dice il marito Michele «anche in questi giorni sono moltissimi i gesti di affetto e amicizia ricevuti». La solidarietà sarà protagonista anche nel giorno del funerale di Tamara, domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Casier, con il corteo funebre che partirà alle 9.30 dall'Hospice "Casa dei Gelsi". Le offerte raccolte durante la celebrazione, infatti, verranno devolute all'Advar.

Alessandro Bozzi Valenti

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