Sforza lascia: «Non mi ricandido»

PIEVE DI SOLIGO. Fabio Sforza lascia. Non sarà lui il prossimo sindaco di Pieve: «Mi manca la mia famiglia». E così il primo cittadino uscente ha deciso di non ricandidarsi alle prossime amministrative. Un vero colpo di scena, in una campagna elettorale già entrata nel vivo, e che la settimana prossima svelerà i nomi di tre candidati: quello del Pd, quello di Vivere Pieve, e quello della giunta uscente. Nessuno si aspettava la mossa di Sforza, a cinque anni dalla sua elezione. Potrebbe passare il testimone ad Alberto Villanova, o a Gino Lucchetta, assessori della sua squadra, ma l’impressione è che anche l’annuncio del successore possa essere un colpo di scena. Sforza spiega che la decisione è maturata a Natale, e di essere soddisfatto del lavoro svolto nel suo primo (e, a questo punto, unico) mandato: «Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero preposto, altrimenti non avrei lasciato. Non è importante la persona, ma il lavoro fatto. E la sua continuità».
Due le cose di cui Sforza va particolarmente fiero: l’Unione dei Comuni del Quartier del Piave (a maggio il progetto potrebbe essere concluso), e l’assegnazione dei lavori per il nuovo palazzetto dello sport. «Il compito era gestire una macchina complessa, in tempi difficili. E ci siamo riusciti: dal 2009 al 2013 abbiamo ridotto l’indebitamento da 15 a 9 milioni, la spesa corrente di 300 mila euro, la spesa per il personale dipendente di 235 mila, e aumentato il patrimonio di due milioni di euro. E siamo tra i 140 Comuni più virtuosi d’Italia, uno dei pochi ad aver messo in sicurezza tutte le scuole». Sofferta, quindi, la decisione di lasciare: «Fare il sindaco è totalizzante, ho dovuto rinunciare a molte cose. Ho fissato appuntamenti anche alle 7 della mattina, e quindi ho sacrificato tutto il resto. Mi manca la famiglia».
Tanto che il sindaco uscente non sarà nemmeno in lista alle prossime amministrative: «Abbiamo già la squadra, ma credo che la presenza al suo interno di un ex sindaco possa limitare la libertà del nuovo. Per questo non sarò in lista, ma resterò disponibile per consigli e indicazioni, e in modo da garantire la continuità del nostro lavoro». Ieri pomeriggio Sforza ha salutato i dipendenti comunali. Lavorerà con loro fino a maggio, ma ha preferito dare la notizia con largo anticipo.
Parole di ringraziamento anche per i cittadini: «Fare il sindaco è un privilegio. Ne vale comunque la pena». Ora scatta la caccia al successore. Lucchetta è in pole, ma si parla anche di Villanova. La settimana prossima sarà quella decisiva: la mossa di Sforza ha spiazzato nelle minoranze, e nuovi colpi di scena sono attesi per le prossime ore.
Andrea De Polo
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