Sexy ricatto via sms «Subito 200 euro o ti diffamo sul web»

Vittima un trevigiano contattato da una sedicente prostituta I carabinieri scoprono che dietro il raggiro c’è una coppia
Sexy ricatto ai danni di un cinquantenne trevigiano: «O ci dai 200 euro o scriviamo su Facebook che vai a prostitute». Un piano architettato da una coppia residente in provincia di Potenza e sventato grazie al sangue freddo dell’uomo, che - dopo aver pagato i primi cinquanta euro - si è rivolto ai carabinieri di Treviso. È stato semplice, per gli uomini dell’Arma, risalire agli autori del raggiro, un uomo di 28 anni e una donna di 34, ora denunciati per estorsione.


La vicenda risale allo scorso 20 settembre e inizia con un sms recapitato direttamente sul cellulare del cinquantenne trevigiano. L’uomo non ha svelato ai carabinieri il contenuto esatto del messaggio, comunque a tinte “piccanti”, e ha raccontato di essere stato indotto a telefonare subito al mittente, per capire di chi si trattasse. Alla vittima risponde quindi una donna, che si qualifica come prostituta e gli dice: «Sto lavorando, ci sentiamo dopo». A quel punto l’uomo crede che la vicenda sia conclusa, ma dopo aver riattaccato arriva una seconda chiamata, dallo stesso numero, e stavolta all’altro capo c’è una voce maschile. Che formula il ricatto vero e proprio: «O ci paghi 200 euro, o tramite Facebook diciamo a tutti che vai a prostitute». Una volta in possesso dell’audio della telefonata, infatti, la coppia ha in pugno l’uomo. Con la registrazione della chiamata potrebbe tranquillamente diffamarlo postando il contenuto, o l’intero file, sul suo profilo Facebook, mettendolo in imbarazzo davanti a colleghi, amici e familiari. Non sarebbe la prima volta: il trevigiano, spaventato, capisce immediatamente il rischio a cui è esposto, e istintivamente sceglie di pagare. Come chiesto dal ricattatore, effettua una ricarica di 50 euro sulla Postepay intestata alla coppia, promettendo di saldare in un secondo tempo il resto della cifra. E l’uomo che minacciosamente aveva telefonato per chiedergli i soldi sembra soddisfatto.


Dopo questa prima mossa, tuttavia, la vittima capisce di avere anche qualche freccia al proprio arco. E decide di reagire, rivolgendosi ai carabinieri spiegando l’accaduto anziché sottostare a un ricatto che potrebbe protarsi nel tempo. La coppia che ha architettato l’estorsione non è una banda di professionisti: i due sono dei senza fissa dimora, e il loro piano sembra piuttosto improvvisato. Non hanno preso accorgimenti particolari, e hanno puntato tutto sull’ingenuità dell’uomo. Tanto che bastano poche ore per risalire agli autori in carne e ossa del raggiro, basandosi sul numero del cellulare dal quale è partito il messaggio originario, e controllando l’intestazione della Postepay su cui sono stati accreditati i soldi. Uomo e donna sono denunciati per estorsione alla Procura di Treviso, per la vittima è la fine di un incubo.


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