Serravalle, arriva il parroco contro le sette

Don Michele Favret, noto per le sue battaglie contro magia e creduloneria, subentra a don Ermanno 
VITTORIO VENETO. Lascia uno dei più apprezzati parroci della diocesi. Arriva un professore di sacra scrittura che sa il fatto suo in tema di nuove povertà, come quella originata dal ricorso alle pratiche magiche. Indovinato ricambio al vertice delle due fra le più storiche parrocchie di Vittorio Veneto e della diocesi. Don Michele Favret, professore presso lo Studio Teologico Interdiocesano, lascia la parrocchia di Ponte della Muda, che sarà affidata alla cura dei sacerdoti di Cordignano (don Claudio Carniel, don Francesco Bernardin e il diacono Paolo Salatin) ed è nominato prevosto-parroco del duomo di Serravalle e pievano-parroco di S. Andrea in Vittorio Veneto. Don Michele sostituisce don Ermanno Crestani, che continuerà però a svolgere il ruolo di collaboratore pastorale sia del duomo di Serravalle e sia di S. Andrea. Don Andrea Sech, l’attuale cappellano, continuerà l'incarico di direttore dell'ufficio catechistico diocesano, mentre lascerà quello di vicario parrocchiale di Serravalle e S.Andrea e si dedicherà al completamento del suo percorso di studi teologici a Parigi. Nato a Pordenone il 3 aprile 1972 da Lucia e Angelo, terzo di sei fratelli, cresciuto nella parrocchia di Camolli di Sacile, Michele Favret ha studiato in seminario dal 1986 al 1998. È stato consacrato sacerdote il 26 giugno 1999 dal vescovo Alfredo Magarotto. Nel 2002 ha conseguito presso il Pontificio Istituto Biblico la licenza in scienze bibliche. Fra i vari incarichi ricoperti, è stato missionario fra gli emigranti italiani a Francoforte (e Bad Homburg) in Germania e vicario parrocchiale al Duomo di Conegliano. Insegna Sacra Scrittura presso lo Studio Teologico dei Seminari di Treviso e Vittorio Veneto. È consulente ecclesiastico diocesano per il Gruppo di Ricerca ed Informazione Socio-religiosa (GRIS). Ed è in questa veste che ha conosciuto il mondo delle nuove povertà, quelle più subdole, come la pratica della magia o l’adesione alle sette. «La nostra gente non ha i soldi per farsi i denti e, invece, li butta via nel magico» ha denunciato in un convegno a Vittorio Veneto. Parroco da 6 anni di Ponte della Muda, don Favret era anche collaboratore delle parrocchie di Cordignano, S. Stefano e Villa. Mons. Ermanno Crestani, 78 anni, dal canto suo, non va in pensione, ma resta cappellano del più giovane don Michele. E anche questo è un segno della ‘statura’ di Crestani, prete dell’Istituto San Raffaele, il primo ad iscriversi al sindacato come insegnante di religione, con una militanza che lo ha visto sempre molto attivo.
(f.d.m.)


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