Serravalle, apre la centrale idroelettrica

VITTORIO VENETO. Apre, per la prima volta, la centrale idroelettrica dell’Italcementi a Serravalle. Un evento storico, per la città. Prelude alla possibilità che si riattivi anche il vecchio presidio...

VITTORIO VENETO. Apre, per la prima volta, la centrale idroelettrica dell’Italcementi a Serravalle. Un evento storico, per la città. Prelude alla possibilità che si riattivi anche il vecchio presidio di Sant’Andrea, seppur con altre funzioni? «C’è molto interesse da parte di possibili investitori, e questo è un fatto positivo. So anche che in città ci sono molte aspettative. Ma di più non conosco» risponde Marco Fasce, capo servizi meccanici di Italgen, la società del gruppo Italcementi che si occupa della produzione di energia elettrica. Il complesso di Sant’Andrea, dunque, appartiene ad un altro ramo d’azienda, da cui dipendono anche gli storici palazzi lungo la stretta di Serravalle e che – pure questi – attendono da decenni una ristrutturazione. Costituiscono uno dei più importanti richiami in Veneto di archeologia industriale. Intanto, però, la centrale di captazione e lavorazione delle acque del Meschio è una realtà. Il 6 settembre aprirà al pubblico, dalle 10 alle 17 e Fasce ha programmato, insieme ai collaboratori, perfino l’animazione per i bambini, con tanto di concorso. L’impianto produce 320 kilowat l’ora, è il più grande lungo l’asta del Meschio. La struttura è stata rinnovata pochi anni fa. È gestita direttamente da Bergamo, ma ogni giorno un’impresa incaricata ne controlla l’andamento e lo stesso Fasce è a Vittorio Veneto una volta la settimana per fare il punto della situazione, così tanto ci tiene a questa centrale, la cui energia viene venduta all’Enel. «So di tante perplessità e perfino proteste, specie nel vicino Bellunese, contro lo sfruttamento intensivo dei corsi d’acqua, ma posso rassicurare» puntualizza il manager «che noi al Meschio non rubiamo nemmeno un litro d’acqua; la parte che captiamo la riconsegniamo dopo 200 metri. E in questo tratto è comunque garantito il flusso per la vita del fiume, a partire da quella dei pesci. La nostra società è così attenta alle condizioni dell’ambiente. L’impianto è tale che richiama addirittura visitatori d’oltralpe, tedeschi in particolare. (f.d.m.)

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