Sernagiotto: «Nessun favoritismo»
L'assessore si difende: nello staff persone competenti e capaci

Da sinistra Sernagiotto, Trentin e Bottacin
«Sono nel mirino di un attacco ingiustificato e ingiustificabile. Nel mio staff non lavora alcun mio parente fino al settimo grado, ma solo persone capaci e preparate, con curriculum di tutto rispetto. E' tutto assolutamente trasparente». L'assessore regionale ai Servizi Sociali Remo Sernagiotto replica così a Diego Bottacin, consigliere regionale del Gruppo Misto (Verso Nord), che ieri ha presentato una interrogazione per avere al più presto l'elenco completo dei dipendenti della Regione Veneto e dei rapporti di parentela tra i suddetti dipendenti, soprattutto quelli selezionati senza concorso pubblico, ossia per chiamata diretta. Appartenenti a tutti i partiti. «Siamo sicuri che chi viene a lavorare in Regione è selezionato per merito e non per nepotismo? - si chiede Bottacin nella sua interrogazione - Faccio riferimento in particolare alle ripetute dichiarazioni del presidente della giunta regionale Luca Zaia e degli assessori regionali in carica che hanno più volte ribadito che competenza, merito, capacità e risultati saranno gli "unici" criteri che guideranno le scelte in fatto di nomine e incarichi preso la regione o gli enti controllati». Bottacin, tra le altre cose, in tema di scelte opinabili, fa riferimento allo staff di Remo Sernagiotto. Uno staff che è formato dall'ex assessore provinciale ai Servizi Sociali Barbara Trentin, poi rimpiazzata in Provincia da Alessio De Mitri, delfino di Sernagiotto; ma anche, per chiamata diretta, da Giada Presente, al tempo della nomina in Regione fidanzata di De Mitri, giovane militante del Pdl apprezzata dallo stesso premier Silvio Berlusconi durante il congresso nazionale azzurro del marzo 2009, dove come oratrice ha parlato per prima vista la giovane età; ma nello staff di Sernagiotto da poco è entrata anche Antonella Masullo, funzionaria provinciale chiamata oltre due anni fa al Sant'Artemio da Barbara Trentin, e madre di Giada Presente; infine nel gruppo c'è Annalisa Basso, altra donna di fiducia di Sernagiotto, funzionario regionale nominata nel 2010 commissario del Gris di Mogliano e commissario alla non autosufficienza, nomine dirette di Sernagiotto. «Tutte persone serie, capaci e selezionate», sbotta Sernagiotto. Nessuno lo ha mai messo in dubbio. Nemmeno Bottacin. La questione è un'altra: quanto pesa oggettivamente il merito e quanto, invece, altri criteri? (a.z.)
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