Sei romeni, due italiani La banda dei trattori catturata in Friuli

Le manette scattano a Fregona, Motta, Chiarano e Ormelle Nascondevano i mezzi per poi esportarli dell’Est Europa

RONCADE. Sgominata la banda dei trattori. Composta da sei rumeni e due italiani, in gran parte residenti nel Trevigiano, rubava trattori agricoli e rame alle aziende tra Treviso, Venezia, Pordenone e Udine per spedirli poi in Romania, dove venivano rivenduti. Alla banda vengono attribuiti con certezza due colpi a San Giovanni al Natisone (Udine), ma potrebbe essere responsabile anche di alcuni dei furti avvenuti nel trevigiano. Paese, Monastier, Roncade, Salgareda sono i comuni che negli ultimi mesi sono stati teatro di colpi identici: trattori caricati su un camion nottetempo, e spariti nel nulla. Il Gip del tribunale di Udine ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare in carcere (una non ancora eseguita) e due ai domiciliari.

L'accusa, per tutti, è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati a carattere transnazionale. In cella sono finiti Andrei Marian Padurariu, domiciliato a Pasiano; Sorin Iulian Dumitrache, classe '85, che abita a Motta di Livenza; Mihai Daniel Gorghiu, 25 anni, domiciliato a Ormelle; Dorel Stejarel Chirila, dell'85, di Chiarano, e Bernardo Brescia, residente a Pordenone. Un altro cittadino rumeno su cui grava un'ordinanza di custodia in carcere è ancora ricercato.

Arresti domiciliari invece per Ruggero Bortoluzzi, di Fregona, e Iulian Toader, residente in Romania. L'operazione "Ascunde" condotta dai carabinieri della Compagnia di Palmanova e diretta dalla Procura di Udine, ha portato anche alla confisca di alcuni mezzi utilizzati nei furti, per un valore di 68 mila euro, denaro contante, veicoli e telefonini. L'indagine è partita dai furti avvenuti nella notte tra il 15 e il 16 maggio in alcune ditte di San Giovanni al Natisone, da cui spariti un autocarro Fiat Iveco Eurocargo della Komposy Krom srl, su cui erano stati caricato un quad Polaris Spx e un trattore Bcs Valiant della ditta Pvk srl. I carabinieri hanno poi individuato un capannone a Cusano di Zoppola lungo la Pontebbana, in cui la refurtiva era stata depositata. All'interno della struttura sono stati trovati anche 1.790 kg di rame che provenivano da un furto commesso al parco fotovoltaico della Solar, sempre a Cusano di Zoppola (Pordenone). La merce rubata, costituita prevalentemente da trattori, tosaerba, pannelli fotovoltaici, ruote e cerchioni, veniva trasportata in Romania su camion con targa romena soprattutto nel fine settimana, per poi essere rivenduta. I carabinieri hanno inoltre accertato che la banda avevano commesso furti in provincia di Udine, Pordenone, Treviso e Venezia. Tra il 19 e il 20 giugno, erano tornati a San Giovanni al Natisone per rubare 1.500 kg di cavi di rame dell'impianto fotovoltaico della ditta Torre srl. I carabinieri li avevano intercettati e avevano cercato di bloccarli al casello autostradale di Palmanova. Ma i fuggitivi avevano forzato lo sbarramento e avevano abbandonato la refurtiva e il veicolo rubato. Ma i ladri dopo avere rischiato di essere presi non si sono fermati. Hanno messo a segno altri colpi, rubando un John Deere 5515, un Fiat 780, e il Fiat Iveco Eurocargo su cui i trattori sono stati caricati. Tutti mezzi ritrovati in una base dismessa dell'Aeronautica Militare a Ceggia (Venezia), nascosti tra la vegetazione, in attesa dell'invio in Romania. I mezzi sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

Federico Cipolla

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