«Seguivamo il blitz dai video delle telecamere: che incubo»

CASTELCUCCO. «Sono ancora terrorizzato, ho avuto paura per mia moglie e i miei figli». Rino Dalle Rive fatica a togliersi di dosso la paura vissuta nella notte tra giovedì e venerdì quando tre malviventi hanno tentato l’assalto alla sua villa. Qualche giorno prima il patron anche dell’Altovicentino calcio, durante un viaggio di lavoro, aveva dimenticato nella cabina di un vagone del treno diretto a Napoli un borsello con qualche migliaio di euro. «Sono stato immediatamente rintracciato dagli agenti della polizia ferroviaria che mi hanno restituito la mia borsa», racconta il 69enne. La sua famiglia è rimasta barricata in casa assieme a una decina di uomini della mobile, mentre una quarantina erano fuori in attesa dei malviventi. «Dalle 22 fino alle 8 del mattino del giorno dopo», continua Dalle Rive, «è stato impressionante: nessuno di noi parlava». Da tempo la squadra mobile di Venezia era sulle tracce dei malviventi. «Con mia moglie e i miei due figli eravamo chiusi in casa», spiega Dalle Rive, «abbiamo seguito il blitz della polizia tramite delle telecamere. Così si è potuto vedere cosa stava succedendo all’esterno dove si erano appostati gli agenti». Sono state ore interminabili e drammatiche per l’imprenditore che in quei momenti ha temuto il peggio. «Quando la polizia ha suonato al campanello giovedì sera sono cascato dalle nuvole perché nessuno ci spiegava bene cosa sarebbe successo», chiude il il vulcanico patron dell’Altovicentino, «Solo dopo un po’ ci hanno detto che eravamo sotto il tiro di una banda di malviventi. Non riesco ancora a rendermi conto bene di quello che è successo, sembra di essere in un incubo senza fine: questa sensazione di paura la sento ancora addosso». (v.m.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso