Seggi in quattro scuole «Fatto tutto il possibile per ridurre i disagi»

ODERZO

Saranno quattro le scuole opitergine ad aprire fra due settimane con la mannaia della chiusura che cadrà su di loro a causa del referendum costituzionale e delle elezioni regionali: sarà la preside a decidere se chiudere l’intera scuola o se dare una vacanza extra solo agli studenti che, dovendo fare lezione nelle palestre, sarebbero disturbati dai seggi. Questo è il destino che attende le scuole elementari Dall’Ongaro e quelle di Piavon, Colfrancui e Faè, anche se quelle di Piavon potrebbero salvarsi nel caso in cui i nuovi banchi arrivassero prima delle elezioni.

Ad annunciarlo è la sindaca Maria Scardellato, che nei giorni scorsi ha ricevuto anche le proteste di alcuni genitori: «Non potevamo fare altrimenti. Abbiamo lavorato per mesi sulla questione, ma nessuno dei luoghi che avevamo a disposizione era idoneo all’installazione di un seggio elettorale», dice il primo cittadino. Non potendo eliminare i disagi, il Comune tenterà almeno di alleviarli. È per questo che Ca’ Diedo ha chiesto a una ditta di mandare quanti più operai possibili per la fase di allestimento e disallestimento dei seggi: «Ogni volta ci appoggiamo a quella ditta perché i nostri operai non basterebbero. Contiamo di allestire per primi i seggi che si trovano fuori dalle scuole e poi quelli all’interno delle palestre scolastiche: in questo modo contiamo di recuperare una giornata di lezione», dice la sindaca, che poi non nasconde le sue perplessità: «Per l’ennesima volta abbiamo dovuto gestire da soli il problema. È sbagliato far svolgere le elezioni e il referendum pochi giorni dopo la riapertura delle scuole, e per spostare un seggio la Prefettura ci ha fatto notare di dover rispettare una serie lunghissima di norme».

Anche a Fontanelle il Comune sta lavorando sulle scuole per agevolare la ripartenza delle lezioni. Non avendo problemi relativi ai seggi elettorali, nei prossimi giorni gli operai dovranno abbattere alcuni muri per allargare gli spazi a disposizione degli studenti. Nei prossimi mesi partiranno invece i lavori da 380mila euro che adegueranno proprio le scuole medie alla normativa antisismica in vigore: 309mila euro arriveranno dall’Europa: «I lavori esterni dovrebbero partire verso Pasqua del prossimo anno, in modo da dare il minor disturbo possibile agli studenti. Il grosso verrà fatto durante l’estate», dichiara il primo cittadino, Ezio Dan. —



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