Maturità per 7 mila a Treviso: il numero di studenti cala tra abbandoni e gelo demografico
In cinquanta hanno mollato gli studi nel corso della quinta superiore. Rispetto al 2024 si presentano all’esame 271 in meno

Sempre più vicina la campanella della maturità per i 7.513 studenti della Marca iscritti al quinto anno delle superiori. Si comincerà, come sempre, con la prova d’italiano, fissata per le 8.30 di mercoledì 18 giugno.
Cinquanta, invece, sono gli alunni ritirati: hanno lasciato la scuola nel corso dell’ultimo anno, rinviando l’appuntamento con l’esame di Stato. In calo, ad ogni modo, i maturandi, fra denatalità e bocciature: erano 7.784 dodici mesi fa, una differenza di 271 unità. Nel contempo, si è ormai risolto il nodo dei presidenti di commissione (esterni), motivo di interesse e curiosità per gli stessi candidati: se a metà aprile quasi la metà delle caselle risultava ancora vuota, nelle ultime settimane la questione è rientrata e allo stato attuale mancano solo sei presidenti da nominare.
Si sistemerà tutto nel breve. «Non ci saranno problemi, la questione è rientrata», spiega il provveditore Barbara Sardella.
Le regole d’ingaggio
La maturità trevigiana 2025 vedrà interessate 193 commissioni e 386 classi, le prove si svolgeranno in 97 sedi. Il numero definitivo degli studenti si conoscerà fra una decina di giorni dopo gli esiti degli scrutini. Ma l’esame di Stato ormai dietro l’angolo rappresenterà anche il pieno ritorno alla normalità dopo gli stravolgimenti dell’era Covid. Il riferimento, restando in tema di scrutini, è ai requisiti di ammissione: oltre ad aver frequentato il monte ore richiesto e poter contare sulla sufficienza in tutte le materie, i maturandi devono aver partecipato ai test Invalsi di italiano, matematica e inglese (grado 13), nonché completato i percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Per il voto di condotta, inoltre, l’altra novità 2025 prevede che non basterà più la sufficienza, ma ci vorrà almeno il sette. Con il sei occorrerà infatti discutere, in sede di orale, un elaborato in tema di cittadinanza solidale.
Le materie e i voti
Per il resto, l’impianto dell’esame è il medesimo dello scorso anno: due scritti che valgono al massimo 20 crediti ciascuno, un orale con lo stesso punteggio, un credito scolastico (sul profitto durante l’anno) che ha come tetto i 40 punti.
Il secondo scritto, che cambia a seconda dell’indirizzo, è in calendario giovedì 19 giugno: al classico ci sarà latino, al linguistico lingua straniera 1, allo scientifico matematica, ad amministrazione-finanza-marketing (ex ragioneria) economia aziendale.
Fra fine giugno e inizio luglio, il calendario dei colloqui. La commissione include tre componenti interni e altrettanti esterni. Ed esterno – ossia proveniente da un altro istituto rispetto a quello assegnato alla commissione – è pure il presidente: di norma è un dirigente scolastico (superiori e istituti comprensivi), ma ogni anno per completare le nomine si aggiungono docenti in attività (dopo aver fatto apposita richiesta) e presidi in pensione.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso