Ancora demolizioni alle scuole Stefanini, ma Zampese conferma: «Finite per dicembre»
Benne nel corpo centrale, danneggiata parte della facciata tutelata
Nove mesi per rifare tutto. Oggi in giunta nuova iniezione di denaro

Ieri, 3 marzo, sono cominciati altri lavori di demolizione delle scuole medie Stefanini.
Ormai ex, verrebbe da dire, visto che del vecchio edificio in viale Terza Armata resta pressochè nulla se non due pareti perimetrali, una colonna di scale sul retro, e quella facciata tutelata che è stata la causa della mancata demolizione dell’intero immobile, e che è stata anche in parte rovinata dalla benna che sfondava i solai.
Le opere sono state imponenti, rumorose, capaci di attirare l’attenzione di tantissimi trevigiani, in primis i genitori delle centinaia di bambini che da due anni sono stati trasferiti all’ex Turazza con una prima previsione di rientrare nelle classi a settembre 2024.
Invece nulla: prima i lavori iniziati in ritardo, poi gli approfondimenti di indagine che nell’autunno 2024 hanno portato la direzione lavori e il Comune a concordare che non si poteva più ristrutturare come si era immaginato di fare, ma conveniva demolire tutto e ricostruire, salvando solo la facciata e poco altro.
Il Comune, nei mesi scorsi, ha annunciato che le Stefanini saranno finite per dicembre 2025, e che i ragazzi torneranno in classe a gennaio 2026.
Nove mesi da oggi, con i lavori di abbattimento ancora in corso e le ricostruzioni limitate solo a uno scheletro dell’ala nord. Nove mesi quando se ne prevedevano 21 per la ristrutturazione dell’edificio.
I termini saranno rispettati? I dubbi, guardando le condizioni del cantiere, ieri, sorgevano spontanei tra tutti tranne che in Comune. «Abbiamo sottoscritto un cronoprogramma» ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese, «e prevede la fine dei lavori a dicembre e il trasloco della scuola dal Turazza nella vacanze di Natale. Sarà rispettato».
Poi la spiegazione: «Costruire è molto più rapido di ristrutturare, le demolizioni che si stanno facendo oggi non erano previste adesso, ma sono state anticipate per questioni tecniche. una volta terminate permetteranno all’impresa» spiega l’assessore, «di proseguire con l’edificazione dei due blocchi in maniera più celere e legata».
Oggi in giunta Zampese porterà un ulteriore iniezione di denaro per il cantiere dopo i 680 mila euro deliberati per finanziare le spese aggiuntive dovute alle demolizioni.
«Serviranno per accelerare i lavori sulla palestra» spiega l’assessore; ad oggi l’unico edificio costruito.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso