Scuola, il virus entra in 312 classi Ultime vittime Alberini e Palladio

VILLORBA12/05/06 INAUGURAZIONE I.P.S.S.A.R. DI LANCENIGO INAUGURAZIONE ALBERGHIERO DI LANCENIGO
VILLORBA12/05/06 INAUGURAZIONE I.P.S.S.A.R. DI LANCENIGO INAUGURAZIONE ALBERGHIERO DI LANCENIGO

TREVISO

È sempre più stillicidio di classi in quarantena. L’alberghiero “Alberini” di Lancenigo, annovera 2 classi contemporaneamente in isolamento (una del biennio, l’altra del triennio). Provvedimenti meno impattanti oggi sullo svolgimento delle lezioni, da quando le superiori sono approdate alla totale didattica a distanza al 100% (in presenza i laboratori, attività imprescindibili, come la cucina per l’Alberini).

In isolamento da 7 giorni anche una classe del Palladio di Treviso, la prima dell’istituto alle prese con i 10 giorni di quarantena. «Ho rimarcato ai ragazzi che, se anche stanno bene, devono pensare ai familiari», sottolinea la preside Lara Modanese. Il “rosario” delle classi in quarantena era iniziato a settembre, al vicino scientifico Da Vinci.

E salgono alle stelle tutti gli indicatori di contagi tra i banchi di scuola: ben 312 le classi con positività tra gli studenti, a fronte delle 219 di venerdì (ed erano 160 all’inizio del mese). Ben 113 le classi in quarantena per positività multiple, altre 99 in automonitoraggio. E lievita il dato degli studenti coinvolti: oltre 6.200, contro i 4.400 dei giorni scorsi.

«Il problema non è la scuola, dove sono state messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie» ribadisce il direttore generale dell’Usl 2, Francesco Benazzi, «È deleterio quanto accade nel tempo extra-scolastico, quando i giovani si assembrano, o in altre occasioni dove non si rispettano le più elementari regole anti-contagio». L’Usl ha ribadito, anche con campagne social per gli adolescenti, la necessità di indossare sempre la mascherina davanti a naso e bocca, di evitare la movida, ma anche baci, abbracci e scambi di bicchieri. Senza dimenticare il lavarsi le mani e il rispetto del metro di distanza. —





Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso