Scuola, graduatorie piene di errori: a Treviso slittano le nomine dei professori

La chiamata dei supplenti era prevista per domani, primo giorno del rientro. Se ne riparlerà mercoledì: sindacati infuriati. Nuovi banchi, è ancora caos 

TREVISO. Gli errori nelle graduatorie fanno slittare a mercoledì le nomine on line dei supplenti. Nel mentre, lo Snals attacca: «Poche correzioni rispetto al necessario, si rischiano ricorsi al Tar».

L’effetto pratico è che la ripartenza di parecchie scuole della Marca da domani sarà con orario monco (pure di tre ore), mancando i docenti: un buco da duemila cattedre, sostegno incluso. Qualche esempio? Al Besta ne servono più di 30, all’Artistico una quindicina. All’Obici di Oderzo si sale a 50. E se il ritardo nell’assegnazione delle supplenze era cosa nota già da una settimana, ora il quadro si complica: perché le nomine erano inizialmente previste domani e, con il posticipo di 48 ore, molti studenti dovranno attendere - almeno - una settimana buona prima di prendere confidenza con tutti gli insegnanti. Non il migliore dei biglietti da visita per il rientro in aula dopo il tunnel della didattica a distanza.

Ieri l’Ufficio Scolastico Provinciale ha pubblicato una nuova versione delle graduatorie provinciali dopo le correzioni seguite ai numerosi reclami piovuti nei giorni scorsi. Una pubblicazione-bis a 10 giorni di distanza dalla prima, che fa comprendere, meglio di tanti discorsi, il complicato percorso che caratterizza le assegnazioni delle supplenze 2020/2021.

«Le rettifiche alle graduatorie hanno allungato i tempi, non potremo procedere con le nomine prima di mercoledì», rivela il provveditore Barbara Sardella. Un ulteriore-ritardo che le svariate proteste pervenute ai sindacati dovevano far presagire. Il Provveditorato, sull’onda lunga dei reclami, aveva affidato alle segreterie delle scuole il compito di correggere gli errori. Quelle stesse segreterie che, in pieno agosto, avevano dovuto vagliare in fretta e furia le oltre 20 mila domande arrivate all’Ufficio Scolastico. Ma le tempistiche, evidentemente, erano troppo strette. Tanto che si arriverà alle nomine a scuola già iniziata.

Senza contare i possibili strascichi legali: «Ci risulta abbiano avuto seguito solo pochi reclami, le rettifiche sono state parziali», attacca Salvatore Auci, Snals Treviso, «Le segreterie delle scuole non avevano il tempo necessario per ricontrollare tutto. Un problema enorme: prevedo ricorsi al Tar». Sì, perché le graduatorie sono definitive e ora la strada per tutelarsi coincide con la giustizia amministrativa: ricorso da presentare entro 60 giorni. In alternativa, si potrebbe ricorrere entro 120 giorni al presidente della Repubblica. Gran parte degli errori segnalati riguardava i conteggi relativi agli anni di servizio. E a sole poche ore dalla pubblicazione della prima graduatoria, i telefonini dei sindacalisti erano bollenti: «La scuola riparte, ma con troppe cattedre vuote». Le nomine, complici le norme anti-Covid, s’effettueranno tramite piattaforma web. I posti non assegnati saranno “restituiti” alle scuole entro il 18: i presidi, a quel punto, avranno la carta delle graduatorie d’istituto.

Ma, per le scuole, l’attesa non vive solo di supplenti. C’è chi aspetta ancora i banchi del commissario Arcuri: al Da Vinci, come al Canova, pare questione di giorni. Paradossale quanto successo al liceo della preside Ventura: si contava che la consegna fosse ieri, così i vecchi banchi erano già stati accatastati. Ma non è stato così. E i bidelli - nella succursale di Ca’ del Galletto - hanno dovuto ricollocare in fretta quelli destinati allo smaltimento. E poi, c’è chi attende una nuova sede: il Besta avrà gli spazi di via Medaglie d’Oro (ex Giorgi) dal 12 ottobre. —

Mattia Toffoletto
 

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