Scoppia la moda Panchic Le scarpe personalizzate

TREVISO. Le ha chiamate «Panchic»: «Perchè devono andare via come il pane e perché devono essere eleganti». Se il buongiorno si vede dal mattino, le scarpe inventate dal giovane Leonardo Dal Bello, trevigiano di Asolo, sono destinate a conquistarsi uno spazio nel mercato delle calzature per tutti i giorni. «L’idea mi è venuta dopo aver perso un committente importante, cui facevamo le scarpe con il loro brand da molto tempo. Vuoi che non riusciamo a concepire qualcosa di nostro?» Detto, fatto. Dall’idea di creare delle calzature di buona qualità a un prezzo accessibile, con un processo produttivo semplice e la possibilità di personalizzare i colori di lacci e tomaia sono nate le “panchic”, nuovo oggetto di culto per chi ama le scarpe giovani e colorate: più di cinquemila paia vendute e 700 mila euro incassate nelle prime due stagioni, 450 mila euro previsti nella terza stagione, attualmente nei negozi. Un fenomeno commerciale che in meno di un anno e mezzo ha già realizzato ricavi per più di un milione di euro.
L’impresa – che assomiglia a uno studiato progetto di marketing e prodotto – porta il nome di Arsenale 5, una piccola srl guidata da Rossella Dal Bello, 26 anni. «Praticamente faccio lo stilista per mia sorella» scherza Leonardo, che già pensa alle panchic estive: tomaia di rafia, da abbinare a un cappello tipo panama. E sta riflettendo su un progetto di scarpe «a impatto zero» con materiale di recupero: gli porti i tuoi vecchi jeans e ti ricavano la tomaia con materiale riciclato. Con il progetto my-panchic, poi, Leonardo Dal Bello ha inventato la possibilità di personalizzare la propria scarpa: selezionando l’elemento, decidi il colore di lacci, suola e tomaia. Un successo. E alle panchic tradizionali, che vengono vendute su un packaging che richiama il sacchetto del pane – «devono andare via come il pane», appunto – si è affiancata anche la linea bambino. Niente credito dalle banche, zero investimenti pubblicitari, le panchic si stanno facendo largo nei migliori negozi d’Italia: da Sancarlo a Torino, Jump a Milano, Red and blu a Roma. Ma si trovano anche alla Cooperativa di Cortina e da Siletto a Treviso. Viste una volta, ha conquistato anche il pilota di Moto Gp Michele Pirro. «Ma per adesso dobbbiamo consolidare l’idea e poi darci una struttura: a giugno pensiamo di aumentare l’organico di cinque unità». Da zero a cinque, perchè finora l’idea delle «panchic» è nata e si è sviluppata in famiglia: Rossella, Chiara, Leonardo. E in montaggio papà e mamma.
Daniele Ferrazza
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