Scoperti tentano di investire un agente
Hanno tentato di investire un agente del Commissariato di Conegliano pur di riuscire a sfuggire alla cattura. Ma alla fine i poliziotti sono riusciti a mettere le manette ai polsi dei tre componenti di una banda di albanesi in trasferta che, tra il tardo pomeriggio e la serata di martedì, hanno messo a segno una serie di furti tra Conegliano, Colfrancui di Oderzo e Tezze di Vazzola. Colpi che hanno fruttato un bottino di migliaia di euro tra orologi, monili d’oro e apparati elettronici. Altra refurtiva è stata trovata nell’abitazione di uno dei tre albanesi arrestati per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. In manette sono così finiti Gerald Dukagjini, 23 anni, Seklod Muca, 25 anni, ed Elson Gjini, 36 anni. Erano tutti entrati in Italia con un permesso di soggiorno turistico valido per tre mesi. Saranno tutti espulsi.
Da qualche giorno gli agenti del commissariato di Conegliano avevano il fiato sul collo della banda di trasfertisti albanesi. Grazie ad un incrocio di dati e delle immagini delle telecamere acquisite per un furto avvenuto a Pieve di Soligo, una settimana prima, i poliziotti avevano individuato la targa di una monovolume familiare. Un’auto non rubata, intestata ad una persona incensurata. La macchina sospetta era stata notata girare per Conegliano nel tardo pomeriggio di martedì. Gli investigatori hanno deciso così di pedinarla a distanza. Il terzetto di ladri che vi era a bordo in una sola serata ha messo a segno tre furti: a Conegliano, a Colfrancui di Oderzo e a Tezze di Vazzola. Dopo l’ultimo furto, gli agenti del Commissariato hanno deciso di intervenire. Per questioni di sicurezza hanno lasciato che il trio di ladri in trasferta tornasse nell’abitazione dove alloggia in affitto. Il blitz è scattato nella zona di Parè di Conegliano. Alla vista della polizia, che ha intimato l’alt, l’albanese che era alla guida ha tentato di forzare il blocco. Ha accelerato rischiando di investire un agente, che è riuscito miracolosamente ad evitare l’investimento. Una volta bloccati, è scattata la perquisizione. Nel bagagliaio sono stati trovati i guanti, le torce elettriche ed i cacciaviti usati per rubate mentre nel vano dell’autoradio, dentro ad un guanto, sono stati trovati una serie di gioielli e monili in oro. Nel corso della perquisizione dell’appartamento dove alloggiavano, la polizia ha trovato altri preziosi rubati. Soddisfatto il commissario Claudio Di Paola: «Abbiamo assicurato alla giustizia tre pericolosi criminali che non si sono fatti scrupoli di tentare di investire un collega pur di guadagnare la fuga».
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