Schianto mortale in A4, gravissima una trevigiana

La trevigiana ha 27 anni ed era alla guida del furgone travolto a Noventa nell’incidente in cui è morta la 26enne Chiara Moscardi di Rovigo

Un'immagine dell'incidente in A4 a Noventa di Piave in cui è morta una ragazza
Un'immagine dell'incidente in A4 a Noventa di Piave in cui è morta una ragazza

È ricoverata all’ospedale di Mestre in gravi condizioni E.F., 27 anni di Treviso. C’era lei alla guida del furgone Nissan sul quale viaggiava Chiara Moscardi, psicologa 26enne di Rovigo residente a Padova, morta dopo che il mezzo su cui viaggiavano le due, in compagnia di altri, è stato travolto dal tir guidato da un autotrasportatore slovacco a Noventa di Piave.

L’uomo, uscito indenne dall’incidente, è indagato per omicidio stradale. Le forze dell’ordine intervenute sul posto stanno definendo gli ultimi elementi della dinamica ma appare chiarissimo e straziante quanto successo lungo l’autostrada.

Le due ragazze erano uscite dal veicolo in panne e fermo sulla corsia di emergenza quando l’autoarticolato è sopraggiunto e le ha travolte. Ad avere la peggio è stata Chiara, colpita in pieno, quindi la collega di Treviso, ferita gravemente, mentre le altre due persone con loro sono rimaste illese.

La causa dell’incidente

La causa dell’incidente in autostrada, al vaglio della polizia stradale di San Donà, è stata con tutta probabilità una fatale distrazione dell’autotrasportatore.

Sottoposto ad alcoltest è risultato negativo e non risulta sia stato colpito da un malore o un colpo di sonno.

Ha sbandato sulla destra, in direzione Venezia, con il mezzo pesante che trasportava un carico di pellet, agganciando il furgone sulla corsia di emergenza e trascinandolo oltre la carreggiata sfondando il guardrail per rovesciarsi sul pendio verso i campi.

Il furgoncino Nissan si è distrutto. Per Chiara Moscardi non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo, la collega trasferita d’urgenza all’ospedale dell’Angelo, mentre erano illesi e impressionati gli altri occupanti coinvolti.

La salma della 26enne è stata ricomposta all’obitorio cittadino e l’autorità giudiziaria ha già dato il via libera ai funerali senza richiedere l’autopsia.

Sarà successivamente effettuata una perizia tecnica sui mezzi disposta dal Pm dottor Giovanni Gasparini. Ora le preghiere e l’attenzione di tutti si concentrano sulle sorti della trevigiana, le cui condizioni son definite ancora critiche.

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