Schianto mortale, il dolore dei figli

RONCADE. Riposerà per sempre nella “sua” Lentini, che lo aveva visto nascere e crescere, Massimo Sortino, l'elettricista di 35 anni che viveva a San Cipriano, morto martedì mattina in un incidente stradale a Noventa di Piave, nel Veneziano, mentre stava andando al lavoro. Ieri dalla Procura della Repubblica lagunare è arrivato il nulla osta alla sepoltura. La moglie Nadia Vacante, casalinga di 34 anni, assieme al padre di Sortino e ai due fratelli del trentacinquenne, nella notte tra martedì e mercoledì è giunta nella Marca. La donna era a casa dei suoi parenti, in Sicilia, per le vacanze estive assieme ai due figli Christian, 6 anni, e Matteo, 4 anni. Là è stata raggiunta dalla terribile notizia e, sconvolta, si è subito messa in viaggio, sostenuta dai familiari. Nella giornata di ieri la moglie di Sortino ha sbrigato le pratiche burocratiche relative al trasporto in Sicilia e soprattutto ha fatto visita al marito all'obitorio di San Donà di Piave, dove la salma è stata composta dopo lo schianto. La partenza del feretro di Massimo Sortino verso Lentini, in provincia di Siracusa, è prevista nelle prossime ore. Intanto a San Cipriano, dove Sortino viveva con la famiglia, la notizia si è diffusa in un attimo. Spesso Massimo passava al bar trattoria “Da Valerio”. «Un ragazzo d'oro, innamorato della moglie e dei figli», dicono. Molto colpito l'amico Fabio, con cui Massimo aveva trascorso la serata di sabato: «Quando ho saputo la notizia mi sono precipitato a casa di Massimo per vedere se fosse vero, non volevo crederci», racconta. Anche le maestre dell'asilo che hanno insegnato al figlio maggiore dell'elettricista sono sconvolte per il lutto improvviso che ha colpito la famiglia. «Una persona perbene, solare, che aveva saputo rimboccarsi le maniche per la sua famiglia» è il loro ricordo commosso.
Rubina Bon
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso